Page 15 - Il combattimento spirituale
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mansuetudine e di amore e servendo, se puoi, chi ti è stato noioso e contrario in qualunque modo. E
            quantunque questi atti tanto interiori quanto esteriori fossero o ti paressero accompagnati da tanta
            debolezza di spirito da sembrarti di farli contro ogni tua voglia, non per questo li devi in alcun modo
            tralasciare: per quanto deboli essi siano, ti tengono ferma e salda nella battaglia e ti agevolano la
            strada alla vittoria.
            Sta’ ben attenta e raccolta in te stessa per combattere non solo contro le voglie grandi ed efficaci,
            ma ancora contro le piccole e deboli di ciascuna passione, perché queste aprono la strada alle grandi,
            onde  poi  si  generano  in  noi  le  abitudini  viziose.  E  dalla  poca  cura  che  alcuni  hanno  avuto  di
            sradicare dai loro cuori queste vogliette, dopo aver superato le maggiori della medesima passione, è
            avvenuto  loro  che  quando  meno  vi  pensavano  sono  stati  assaliti  e  vinti  dagli  stessi  nemici  più
            gagliardamente e rovinosamente di prima. Ti ricordo inoltre di attendere a mortificare e rompere
            alle volte le tue voglie anche di cose lecite non necessarie, perché da questo seguiranno per te molti
            beni e ti renderai sempre più disposta e pronta a vincerti nelle altre; ti farai forte ed esperta nella
            battaglia delle tentazioni, fuggirai varie insidie del demonio e farai cosa graditissima al Signore.
            Figliuola, ti parlo chiaramente: se nel modo che ti ho detto andrai continuando in questi leali e santi
            esercizi per riformare e vincere te stessa, ti assicuro che in poco tempo avanzerai molto e diventerai
            spirituale davvero e non solamente di nome. Ma in altra maniera e con altri esercizi, benché fossero,
            come tu credi, eccellenti e tanto dilettevoli al tuo gusto da sembrarti di stare in essi tutta unita e in
            dolci colloqui con il Signore, non persuaderti di acquistare mai virtù e spirito vero. Il quale (come ti
            ho detto nel primo capitolo) non consiste né nasce dagli esercizi piacevoli e conformi alla nostra
            natura, ma da quelli che la mettono in croce con tutti i suoi atti: onde, rinnovato l’uomo per mezzo
            delle abitudini alle virtù evangeliche, lo congiungono al suo Crocifisso e Creatore.
            Non v’è chi dubiti che siccome le abitudini viziose vengono a farsi con molti e frequenti atti della
            volontà  superiore  mentre  cede  agli  appetiti  del  senso,  così  viceversa  le  abitudini  alle  virtù
            evangeliche si acquistano facendo spesso e spessissime volte atti conformi alla volontà divina, da
            cui siamo chiamati ora a questa, ora a quell’altra virtù. E siccome la nostra volontà non può mai
            essere viziosa e terrena per quanto sia battagliata dalla parte inferiore e dal vizio finché a quella non
            cede  e  s’inchina,  così  non  sarà  mai  virtuosa  e  congiunta  con  Dio,  benché  molto  vivamente  sia
            chiamata e combattuta dalle ispirazioni e dalla grazia divina, finché quando ce n’è bisogno non si
            conforma ad essa con gli atti interni e con quelli esterni.

                                                    CAPITOLO XIV

            Quello che si deve fare quando la volontà superiore pare vinta e soffocata in tutto da quella inferiore
                                                       e dai nemici

            Se talora ti sembrasse che la volontà superiore non può nulla contro quella inferiore e contro i suoi
            nemici per il fatto che non senti in te un volere efficace contro di loro, sta’ pur salda e non lasciare
            la battaglia: infatti devi  considerarti  sempre vittoriosa, finché  non ti accorgi  apertamente di  aver
            ceduto. Siccome la nostra volontà superiore non ha bisogno delle voglie inferiori per produrre i suoi
            atti, così, se essa stessa non vuole, non può essere mai costretta a darsi loro per vinta, benché la
            contrastino molto aspramente. Perciò Dio ha dotato la nostra volontà di libertà e di forza tale che se
            tutti  i  sensi  con  tutti  i  demoni  e  il  mondo  insieme  si  armassero  e  congiurassero  contro  di  essa,
            combattendola  e  premendola  con  tutto  il  loro  sforzo,  nondimeno  essa  può,  a  dispetto  loro,
            liberissimamente volere o non volere tutto ciò che vuole o non vuole, e quante volte e per quanto
            tempo e in quel modo e per quel fine che più le piace.
            E se questi nemici a volte ti assalissero e ti stringessero con tanta violenza che la tua volontà quasi
            soffocata non avesse per così dire fiato per produrre nessun atto di voghe contrarie, non ti perdere
            d’animo né gettare le armi a terra, ma serviti in questo caso della lingua e difenditi dicendo: Non
            cedo a te, non ti voglio; proprio come colui che, avendo il nemico addosso che lo tiene oppresso,
            non potendo con la punta lo percuote con il pomo della spada. E siccome questi tenta di fare un
            salto indietro per poterlo ferire di punta, così tu ritirati nella conoscenza di te stessa, che niente sei e
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