Page 16 - Il combattimento spirituale
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niente  puoi;  e  con  la  fiducia  in  Dio,  che  tutto  può,  dà  un  colpo  alla  passione  nemica  dicendo:
            Aiutami, Signore; aiutami, Dio mio; aiutami Gesù, Maria, perché non ceda ad essa.
            Potrai  ancora,  quando  il  nemico  ti  dà  tempo,  aiutare  la  debolezza  della  volontà  ricorrendo
            all’intelletto e considerando diversi punti: per tale considerazione la volontà viene poi a prendere
            fiato e forza contro i nemici. Per esempio: in qualche persecuzione o in qualche altro travaglio tu sei
            talmente assalita dall’impazienza, che la tua volontà quasi non può oppure non vuole sopportarli; la
            conforterai dunque discorrendo con l’intelletto intorno ai seguenti oppure intorno ad altri punti.
            Primo:  considera  se  tu  meriti  quel  male  che  patisci,  perché  gliene  hai  dato  l’occasione;  e
            meritandolo, ogni dovere di giustizia vuole che tu sopporti pazientemente quella ferita che ti sei data
            con le tue mani.
            Secondo: e non avendone tu colpa alcuna, rivolgi il pensiero agli altri tuoi errori di cui Dio non ti ha
            ancora dato il castigo e che tu non hai puniti come si deve. E vedendo che la misericordia di Dio ti
            cambia la pena di essi, che sarebbe eterna oppure temporale ma del purgatorio, con una piccola pena
            presente, devi riceverla non solamente volentieri ma con rendimento di grazie.
            Terzo: e quando a te paresse d’aver fatto molta penitenza e d’aver poco offeso la divina Maestà
            (cose, però, di cui non devi mai persuaderti), devi pensare che nel regno dei cieli non si entra che
            per la porta stretta delle tribolazioni (cfr. Mt 7,13-14).
            Quarto: quantunque tu vi potessi entrare per altra via, per legge d’amore non dovresti nemmeno
            pensarlo, essendovi il Figluiolo di Dio entrato  con tutti gli amici  e con tutte le sue membra per
            mezzo delle spine e delle croci.
            Quinto:  ma  quello  a  cui  tu  devi  mirare  principalmente  in  questa  e  in  ogni  altra  occasione  è  la
            volontà del tuo Dio il quale, per l’amore che ti porta, si compiacerà indicibilmente di ogni atto di
            virtù e di mortificazione che ti vedrà fare da sua fedele e generosa guerriera, per corrispondere a lui
            con amore. E tieni per certo che quanto più in sé sarà irrazionale il travaglio e più indegno per la sua
            provenienza  e  perciò  a  te  più  molesto  e  grave  da  tollerare,  tanto  al  Signore  darai  più  gusto
            approvando e amando, anche nelle cose in se stesse disordinate e per te più amare, la sua divina
            volontà e disposizione in cui ogni avvenimento, sia pure sregolato, ha la sua regola e il suo ordine
            perfettissimo.

                                                     CAPITOLO XV

             Alcuni avvisi intorno al modo di combattere e specialmente contro chi e con quale virtù si deve fare

            Hai già visto, figliuola, il modo con cui devi combattere per vincere te stessa e ornarti delle virtù.
            Inoltre sappi ora che per riportare vittoria sui tuoi nemici con maggior rapidità e facilità ti conviene
            combattere, anzi è necessario che tu combatta ogni giorno particolarmente contro l’amor proprio,
            abituandoti a ricevere come cari amici i disprezzi e le molestie che il mondo potesse darti. E dal non
            avvertire questa battaglia e dal farne poco conto è avvenuto e avviene, come ho accennato sopra,
            che le vittorie sono difficoltose, rare, imperfette e instabili.
            Ti  avviso  per  giunta  che  il  tuo  deve  essere  un  combattere  con fortezza d’animo, che facilmente
            acquisterai se la domanderai a Dio e se, considerando la rabbia, l’odio perenne e il grande numero
            delle  squadre  e  degli  eserciti  nemici,  considererai  viceversa  che  infinitamente  maggiori  sono  la
            bontà di Dio e l’amore con cui ti ama e che molti più sono gli angeli del cielo e le orazioni dei santi
            che combattono a nostro favore. E da questa considerazione è proceduto che tante e tante fragili
            donne hanno superato e vinto tutta la potenza e la sapienza del mondo, tutti gli assalti della carne e
            tutta la rabbia dell’inferno.
            Perciò non devi mai spaventarti, benché a volte ti paia che la battaglia dei nemici infierisca di più e
            possa durare per tutta la tua vita e quasi ti minacci cadute certe da diverse parti: infatti devi sapere,
            oltre a quanto ho detto, che ogni forza e conoscenza dei nostri nemici sono nelle mani del nostro
            divin Capitano, in onore del quale si combatte. Stimandolo indicibilmente e chiamandoci egli stesso
            rigorosamente alla battaglia, non solo non permetterà mai che ti sia fatta violenza, ma, combattendo
            egli per te, ti darà la vittoria su di loro quando a lui piacerà e con maggior tuo vantaggio, anche se
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