Page 7 - Il Maestro
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qualità che appartengono agli altri sensi, sebbene non si possano
percepire senza i corpi, e pertanto sono sensibili, non si possono tuttavia
indicare con un dito.
Ag. - Non hai mai veduto come alcune persone
mediante il gesto parlano, per così dire, con i sordi e che questi sempre
col gesto domandano, rispondono, insegnano e indicano tutte le cose che
vogliono o per lo meno parecchie? Dato questo fatto, non si mostrano
senza parole soltanto le cose visibili, ma i suoni, i sapori e simili. Anche i
mimi spesso rendono comprensibili e sviluppano interi drammi con la
danza.
Ad. - Non ho obiezioni da fare, salvo che non io soltanto ma
neanche il tuo mimo danzatore avrebbe potuto mostrarti senza parole
cosa significa quell'ex.
Segni e azioni.
3. 6. Ag. - Forse dici il vero. Ma supponiamo che gli sia possibile. Non
dubiti, suppongo, che qualunque sia la mimica con cui tenterà
d'indicarmi la cosa che è significata da questa parola, non sarà la cosa
stessa, ma un segno? Dunque anche egli, sebbene non mi indichi parola
con parola, m'indicherà egualmente un segno con un segno. Così il
monosillabo ex e la mimica sono entrambi segni di una determinata cosa
che io vorrei mi fosse indicata senza segni.
Ad. - Scusa, com'è possibile
ciò che chiedi?
Ag. - Allo stesso modo della parete.
Ad. - Ma neanche
essa, come ha dimostrato il ragionamento, può essere indicata senza
segno. Infatti l'indicazione del dito non è certamente la parete, ma è posta
come segno per indicare alla vista la parete. Secondo me dunque non v'è
cosa alcuna che sia possibile indicare senza segni.
Ag. - Ma supponi che
io ti chieda che cos'è camminare e che tu ti levi ed esegua l'atto. Useresti
forse per insegnarmelo parole o altri segni o piuttosto l'azione stessa?
Ad.
- Sì, lo ammetto e mi vergogno di non avere afferrato un concetto tanto
elementare. Della fattispecie mi si presentano mille cose che si possono
indicare immediatamente e non per segni, come mangiare, bere, sedere,
stare in piedi, gridare e innumerevoli altri.
Ag. - Ora dimmi. Se io non
conoscessi il significato della parola e chiedessi a te mentre cammini che
cos'è camminare, come me lo insegneresti?
Ad. - Compirei la medesima
azione più celermente in maniera che, data la tua domanda, tu sia
stimolato a riflettere dalla variazione. Tuttavia si dovrebbe compiere
soltanto l'azione che deve essere indicata.
Ag. - Ma non capisci che altro è
camminare ed altro è affrettarsi? Chi cammina non necessariamente va di
fretta, e chi si affretta non necessariamente cammina. Si parla di fretta
nello scrivere, nel leggere e in molte altre azioni. Pertanto se, data la mia