Page 82 - Frasi agostiniane
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840. La somma opera dell'uomo è soltanto lodare Dio. Nella sua bellezza
egli vuole esserti gradito, e a te spetta lodarlo rendendogli grazie. Se la tua
preoccupazione non sarà lodare Dio, allora cominci ad amare te stesso. Sii
sgradito a te stesso, ti sia gradito colui che ti ha fatto; perché così ti sarà
sgradito ciò che tu hai fatto a te medesimo. (Serm. 9)
841. Quando parliamo a Dio e preghiamo, non dobbiamo separare da lui il
Figlio, e quando prega il corpo del Figlio, esso non ha da considerarsi
staccato dal suo capo; per cui la stessa persona, l'unico salvatore del corpo
mistico, il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è colui che prega per noi,
che prega in noi e che è pregato da noi. Prega per noi come nostro sacerdote;
prega in noi come nostro capo; è pregato da noi come nostro Dio.
Riconosciamo dunque in lui la nostra voce, e in noi la sua voce. (Ep. 85, 1)
842. Chi dice cose che non abbiano attinenza con questa preghiera
evangelica, anche se non prega illecitamente, prega in modo carnale e non so
come quelle cose non si dicano in modo illecito, dal momento che ai rinati
nello Spirito conviene pregare solo in modo spirituale. (Ep. 130, 12, 22)
843. Nella preghiera avviene la conversione del cuore verso Colui che è
sempre pronto a dare se noi siamo in grado di ricevere quanto ha dato. Nella
conversione poi avviene la purificazione dell'occhio interiore, quando si
escludono le cose che si bramavano temporalmente, e ciò affinché la pupilla
del cuore possa sopportare la luce semplice che risplende senza tramonto o
mutazione; e non solo sopportarla ma anche abitare in essa; e abitarvi non
solo senza fastidio ma anche con ineffabile gaudio, nel quale consiste la vita
veramente e genuinamente beata. (De serm. Dom. in m. 2, 3, 14)
844. L'amore della verità cerca la quiete della contemplazione, il dovere
dell'amore accetta l'attività dell'apostolato. Se questo peso nessuno ce
l'impone, dobbiamo attendere alla ricerca e all'acquisto della verità; se ci
viene imposto, dobbiamo accettarlo per il dovere della carità. Ma neppure in
questo caso dobbiamo abbandonare il diletto della verità, perché non
avvenga che, sottrattaci questa dolcezza, ci opprima quel dovere. (De civ. Dei
19, 19)
845. Buone sono le opere fatte a favore dei poveri, e soprattutto i servigi
dovuti e le cure religiose per i fedeli servi di Dio ... Alle volte alcuni, senza
sapere chi accoglievano, ospitarono degli angeli. Buone sono queste
occupazioni; migliore tuttavia quella scelta da Maria; la prima infatti
comporta l'affaccendarsi per necessità, la seconda apporta la dolcezza
derivante dalla carità ... A te sarà portato via un giorno il peso della necessità,
mentre eterna è la dolcezza della verità. Non le sarà tolta la parte che si è
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