Page 85 - Frasi agostiniane
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hanno cantato lodi, la stella ha diretto il cammino dei magi, è stato adorato
nel presepio, cibo per i mansueti. È bello in cielo, bello in terra, bello nel seno,
bello nelle braccia dei genitori; bello nei miracoli e nei supplizi; bello
nell'invitare alla vita e nel non curarsi della morte; bello nell'abbandonare la
vita e nel riprenderla; bello nella croce, nel sepolcro, in cielo... Suprema e vera
bellezza è la giustizia; se ovunque è giusto, ovunque è bello. Venga a noi per
farsi contemplare con gli occhi dello spirito (En. in ps. 44, 3)
856. In ciò consiste, o miei fratelli, la religione cristiana, che viene predicata
in tutto il mondo suscitando la reazione degli avversari, i quali protestano
quando sono vinti e infieriscono quando prevalgono. Questa è la religione
cristiana, che consiste nel rendere onore ad un solo Dio, non a molti dèi. (In
Io. ev. tr. 23, 5)
857. Dio è tutto per te, è tutto quello che ami ... Di Dio tutto si può dire, e
niente si riesce a dire degnamente. Non c'è una ricchezza così grande come
questa povertà. Cerchi un nome adeguato e non lo trovi; cerchi di esprimerti
in qualche maniera, e ogni parola serve. (In Io. ev. tr. 13, 5)
858. Oh se il nostro cuore in qualche modo sospirasse verso quella gloria
ineffabile! Se sentissimo fino a gemere la nostra condizione di pellegrini e
non amassimo il mondo, se con animo filiale non cessassimo di bussare alla
porta di colui che ci ha chiamati! (In Io. ev. tr. 40, 10)
859. I beati posseggono la Gerusalemme celeste, senza preoccupazioni né
molestie, senza discriminazione né delimitazione di confini. La posseggono
tutti e ciascuno la possiede per intero. Grandi ricchezze sono quelle! (En. in
ps. 83, 8)
860. Vi scongiuro, fratelli, amate con me, correte credendo con me,
desideriamo insieme la patria celeste, sospiriamo verso quella patria,
sentiamoci pellegrini quaggiù ... Giungerai alla fonte da cui sei stato appena
irrorato, vedrai la luce di cui ... appena un raggio ha colpito il tuo cuore
immerso nelle tenebre. (In Io. ev. tr. 35, 9)
861. Desiderare le cose celesti, anelare alle cose eterne, aspirare alla patria
che sta in alto e non teme nemici: dove non si perde l'amico e non si deve
temere il nemico, dove si vive in perfetta concordia senza alcuna privazione,
dove nessuno nasce perché nessuno muore, dove nessuno deve progredire e
nessuno viene meno, dove non si ha né fame né sete, perché si è saziati
dall'immortalità e nutriti dalla verità. (In Io. ev. tr. 30, 7)
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