Page 88 - Frasi agostiniane
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coloro che si trovano in un grado superiore ... Ognuno possederà il proprio
                    dono: l'uno l'avrà più grande, l'altro più piccolo, ma ognuno avrà insieme al
                    proprio dono anche quello di non desiderare niente di più. (De civ. Dei 22, 30.
                    1-2)

                874.      Godremo, fratelli, di una visione mai contemplata dagli occhi, mai
                    udita dalle orecchie, mai immaginata dalla fantasia: una visione che supererà
                    tutte le bellezze terrene, quella dell'oro, dell'argento, dei boschi e dei campi,
                    del mare e del cielo, del sole e della luna, delle stelle e degli angeli. La
                    ragione è questa: che essa è la fonte di ogni altra bellezza. (In Io. ep. tr. 4, 5)

                875.      Dove l'anima potrà essere saziata? Dove si trova il sommo bene, la
                    verità totale, l'abbondanza piena. Qui in terra, anche se ci sostiene l'autentica
                    speranza, è più facile aver fame che esser saziati ... Dice il Signore: Gli do ciò
                    che ama, e gli rendo ciò che spera: vedrà ciò che senza vedere ha creduto,
                    mangerà ciò di cui adesso ha fame e sarà saziato con ciò di cui adesso ha sete.
                    Dove? Nella resurrezione dei morti. (In Io. ev. tr. 26, 6)

                876.      Quando saremo giunti alla presenza di Dio, come non ci infiammerà
                    quell'amore senza inquietudine che proveremo dinanzi al suo volto, che ora
                    desideriamo e a cui aneliamo? Se ora aneliamo a lui senza vederlo, quando lo
                    avremo raggiunto, come ci illuminerà! Come ci muterà! E che cosa farà di
                    noi? E noi, o fratelli, di che cosa ci occuperemo? Questa sarà la nostra
                    occupazione: lodare Dio. Amerai e loderai. Potrai smettere di lodare se potrai
                    smettere di amare. Ma non cesserai di amare perché colui che vedrai è tale
                    che non ingenera in te alcun fastidio. Ti sazia e non ti sazia. È strano ciò che

                    dico ... Cosa dirò dunque, se non ciò che può, sì, esser detto a parole ma solo
                    a stento può esser pensato? Ti sazia e non ti sazia; perché ambedue le cose
                    trovo nella Scrittura ... Avranno fame anche mentre ti mangiano; e coloro che
                    ti bevono, anche durante il bere avranno sete. Che vuol dire "aver sete pur
                    mentre si beve"? Vuol dire: non stancarsi mai di bere. Se, dunque, ci sarà data
                    un giorno questa dolcezza ineffabile ed eterna, che cosa, o fratelli, essa esige
                    ora da noi se non una fede sincera, una speranza salda, una carità pura, e che
                    ognuno cammini nella via che Dio gli assegna, sopporti le tentazioni e
                    accolga le consolazioni? (Ep. 85, 24)

                877.      Non temere di averti a stancare: tale sarà il godimento di quella
                    bellezza, che sempre sarà dinanzi a te e mai te ne sazierai; o meglio, ti
                    sazierai sempre e non ti sazierai mai. Se dicessi: non ti sazierai mai, potresti
                    pensare che patirai la fame; se dicessi: ti sazierai, potresti pensare che finirai
                    per annoiarti. Non so come esprimermi: non ci sarà noia e non ci sarà fame;
                    ma Dio ha di che offrire a coloro che non riescono ad esprimersi, e tuttavia




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