Page 81 - Frasi agostiniane
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833. Il desiderio è il recesso più intimo del cuore. Quanto più il desiderio
dilata il nostro cuore, tanto più diventeremo capaci di accogliere Dio. Ad
accendere in noi il desiderio contribuiscono la S. Scrittura, l'assemblea del
popolo, la celebrazione dei misteri, il Santo Battesimo, il canto delle lodi a
Dio, la nostra stessa predicazione: tutto è destinato a far dilatare sempre più
questo desiderio. Vogliate, perciò, amare con me (In Io. Ev. tr. 40, 10)
834. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato (il riposo eterno), non
smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere la preghiera, non cessar mai
di desiderare. Il tuo desiderio continuo sarà la tua continua voce. Tacerai se
cesserai di amare ... Il gelo della carità è il silenzio del cuore, l'ardore della
carità è il grido del cuore. Se sempre permane la carità, tu sempre gridi. Se
sempre gridi, sempre desideri; e se desideri, ti ricordi della pace. (En. in ps.
37, 14)
835. I benefici eterni cerchiamo di desiderarli con tutto l'ardore dell'anima,
di chiederli con perseveranza completa nella preghiera ma senza molte
parole, manifestandoli con gemiti sinceri. Il desiderio prega sempre, anche se
tace la lingua. Quand'è che sonnecchia la preghiera? Quando si raffredda il
desiderio. (Serm. 80, 7)
836. Il Signore Dio nostro non desidera che noi gli facciamo conoscere qual
è il nostro volere ch'egli non può non conoscere, ma desidera che nelle
preghiere si eserciti il nostro desiderio, onde diventiamo capaci di prendere
ciò che prepara di darci.
837. Ecco che Egli quasi intona per te il canto: non cercare le parole, quasi
che tu potessi dare forma a un canto per cui Dio si diletti. Canta nel giubilo.
Che significa giubilare? Intendere senza poter spiegare a parole ciò che con il
cuore si canta. (Ep. 32, II, 1, 8)
838. Non sia soltanto la tua voce a cantare le lodi divine ma alla tua voce
s'accordino anche le opere. Se infatti canterai solo con la voce, a un certo
momento dovrai tacere: canta invece con la vita, affinché mai debba tacere.
(Ep. 146, 2)
839. Se dunque vuoi lodare degnamente Dio, canta non soltanto con la
lingua ma prendendo in mano il salterio delle opere buone. Lo lodi quando
sbrighi gli affari, lo lodi quando mangi e bevi, lo lodi quando riposi nel tuo
letto, lo lodi quando dormi: quand'è che non lo lodi? Ma la lode di Dio sarà
in noi perfetta quando saremo giunti nella città superna. (Ep. 146, 2)
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