Page 77 - Frasi agostiniane
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impediti e vietati i sacrifici ai nostri dèi, ecco in quali sventure si trova Roma"
                    ... Rispondi subito. Come fatto storico, questo è il terzo incendio della città di
                    Roma ... È stata data alle fiamme solo una volta al tempo dei sacrifici dei
                    cristiani, già due volte è stata preda del fuoco al tempo dei sacrifici dei
                    pagani ... Bruciò pertanto una, due, tre volte: che gusto prendi a mormorare
                    contro Dio per una città che è abituata a bruciare? (Serm. 296, 9)

                810.      Coloro che affermano che la dottrina di Cristo è nemica dello Stato, ci
                    diano tali sudditi quali prescrive che siano la dottrina cristiana, e poi osino
                    chiamarla nemica dello Stato: dovrebbero piuttosto confessare che, se essa
                    fosse osservata, sarebbe la potente salvezza dello Stato. (Ep. 138, 2, 15)

                811.      Un ottimo Stato non si fonda né si conserva senza il fondamento e il
                    vincolo della fede e della salda concordia, cioè se non quando si ama il bene
                    comune, ossia Dio che è il sommo e verissimo bene, e in lui gli uomini si
                    amano scambievolmente con la massima sincerità allorché si vogliono bene
                    per amor di Lui, al quale non possono nascondere l'animo con cui amano.
                    (Ep. 137, 5, 17)

                812.      Due amori hanno dunque fondato due città: l'amore di sé fino al
                    disprezzo di Dio ha generato la città terrena, l'amore di Dio fino al disprezzo
                    di sé ha generato la città celeste. Una - la città terrena - si gloria in se stessa,
                    l'altra - la città di Dio - si gloria in Dio; una è dominata dalla libidine di
                    dominare, l'altra dal compito di servire; una nei suoi potenti ama la propria
                    forza, l'altra la ripone in Dio; una, stolta mentre si crede sapiente, non ama
                    Dio, l'altra, dotata della vera sapienza, rende il culto dovuto al vero Dio. (De

                    civ. Dei 14, 28)

                813.      Due amori, dei quali uno puro e l'altro immondo, uno sociale e l'altro
                    privato, uno sollecito di servire all'utilità comune in vista della città superna
                    e l'altro pronto a subordinare anche il bene comune al proprio potere in vista
                    di un'arrogante dominazione, uno suddito e l'altro rivale a Dio, uno
                    tranquillo e l'altro turbolento, uno pacifico e l'altro sedizioso, uno che
                    preferisce la verità alle lodi degli erranti e l'altro avido di lodi in qualsiasi
                    modo, l'uno amichevole e l'altro invidioso, uno che vuole al prossimo ciò che
                    vuole a se stesso e l'altro che vuole sottomettere il prossimo a se stesso, uno
                    che governa il prossimo per l'utilità del prossimo e l'altro che governa per la
                    sua utilità ... hanno fondato e distinto le due città. (De Gen. ad litt. 11, 15, 20)

                814.      Ho inteso difendere la gloriosissima città di Dio ... sia mentre essa in
                    questo fluire dei tempi, vivendo di fede, è esule fra gli infedeli, sia nella
                    quiete della patria celeste che ora attende nella perseveranza ... e che poi
                    conseguirà mediante la supremazia con la vittoria ultima e la pace finale. (De


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