Page 75 - Frasi agostiniane
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358, 1)

                798.      Pertanto ogni uomo è separato da Dio fino a quando per la mediazione
                    del Cristo non è rinconciliato con Dio; e nessuno può essere separato da Dio
                    se non a causa dei peccati che lo tengano lontano da Dio, e può essere
                    riconciliato solo con la remissione dei peccati, in virtù dell'unica grazia del
                    misericordiosissimo Salvatore, in virtù dell'unica vittima offerta dal
                    verissimo Sacerdote. (De praed. sanct. 1, 28, 56)

                799.      L'anima del Mediatore ha provato che non era la pena del peccato che
                    lo conduceva alla morte del corpo, perché egli non lo ha abbandonato contro
                    la sua volontà ma perché lo ha voluto, quando lo ha voluto, come lo ha
                    voluto. (De Trin. 4, 13, 16)

                800.      Egli ci riconcilia con Dio per mezzo del suo sacrificio di pace,
                    rimanendo egli tutt'uno con Dio a cui si offriva, facendo tutt'uno in sé coloro
                    per i quali l'offriva, tutt'uno essendo lui che offriva con ciò che offriva. (De
                    Trin. 4, 14, 19)

                801.      Ignoranza e debolezza sono i vizi che impediscono alla volontà di
                    determinarsi a fare un'opera buona e ad astenersi da un'opera cattiva. Ma che
                    diventi noto quello che era nascosto e soave quello che non dilettava è dono
                    della grazia di Dio, la quale aiuta le volontà degli uomini. (De pecc. mer. et
                    rem. 2, 17, 26)


                802.      Il Signore, Dio buono, non dona talvolta nemmeno ai suoi santi o la
                    scienza certa o la dilettazione vittrice di qualche giusta azione, perché
                    sappiano che non da se stessi, ma da lui ricevono la luce che illumina le loro
                    tenebre e la soavità che fa dare alla loro terra il suo frutto. (De pecc. mer. et
                    rem. 2, 19, 32)

                803.      Quanto ci amasti, Padre buono, che non risparmiasti il tuo unico Figlio,
                    consegnandolo agli empi per noi! Quanto amasti noi, per i quali egli, non
                    giudicando un'usurpazione la sua uguaglianza con te, si fece suddito fino a
                    morire in croce, lui, l'unico a essere libero fra i morti, vittorioso e vittima per
                    noi al tuo cospetto, e vittorioso in quanto vittima; sacerdote e sacrificio per
                    noi al tuo cospetto, e sacerdote in quanto sacrificio; che ci rese, da servi, tuoi
                    figli, nascendo da te e servendo noi! A ragione è salda in lui la mia speranza
                    che guarirai tutte le mie debolezze grazie a chi siede alla tua destra e
                    intercede per noi presso di te. (Confess. 10, 43, 69)

                804.      Dunque non giustificati per la legge, non giustificati per la propria
                    volontà, ma giustificati gratuitamente per la sua grazia. Non che ciò avvenga


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