Page 38 - Frasi agostiniane
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390.      Qui se dicit scire quod nescit, temerarius est; qui se negat scire quod scit, ingratus
                    est.
                    Chi afferma di sapere ciò che non sa, è un temerario; chi dice al contrario di non
                    sapere ciò che invece sa, si mostra ingrato. (Serm. 265, 8, 9)

                391.      Si bene viveremus omnes dies, et hic haberemus bonos dies.
                    Se vivessimo rettamente tutti i giorni, anche qui avremmo giorni felici. (Serm. 297, 6,
                    9)




                392.      Chi conosce la verità, la conosce, e chi la conosce, conosce l'eternità.
                    (Confess. 7, 10, 16)

                393.      Ciò che amo, quando amo il mio Dio. (Confess. 10, 6, 8)

                394.      È davvero cosa grande e molto rara sorpassare con lo sforzo della
                    mente ogni creatura corporea e incorporea, considerata e riconosciuta come
                    mutabile, e poter giungere alla sostanza immutabile di Dio. (De civ. Dei 11, 2)


                395.      Nell'interiorità dell'uomo abita Cristo, nella tua interiorità tu vieni
                    rinnovato secondo l'immagine di Dio: nella di lui immagine riconosci il tuo
                    Creatore. (In Io. ev. tr. 18, 10)

                396.      Cristo lo si tocca con la fede, ed è meglio non toccarlo con le mani ma
                    toccarlo con la fede, anziché palparlo con le mani senza toccarlo con la fede.
                    (Serm. 246, 4)

                397.      Nel tuo corpo in un posto vedi e in un altro odi; nel tuo cuore dove
                    vedi odi. (In Io. ev. tr. 18, 10)

                398.      (Lo spirito umano) è una natura razionale e perciò congiunta non solo
                    alle verità intelligibili ma anche alle realtà immutabili. (Retract. 1, 8. 8)

                399.      Ti sarà maestro solo colui ch'è il maestro interiore dell'uomo interiore.
                    (Ep. 266, 4)

                400.      A me piace piuttosto sentire un maestro che essere ascoltato come
                    maestro. (Ep. 166, 4, 9)

                401.      Allora udrò la voce della tua lode e contemplerò le tue delizie, che non
                    vengono né passano. Ora i miei anni trascorrono fra gemiti, e il mio conforto
                    sei tu, Signore, padre mio eterno. (Confess. 11, 29, 39)



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