Page 40 - Frasi agostiniane
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donato dal Creatore. (De civ. Dei 22, 24, 1)

                416.      Grande è questa potenza della memoria, troppo grande, Dio mio, un
                    santuario vasto, infinito. Chi giunse mai al suo fondo? E tuttavia è una facoltà
                    del mio spirito, connessa alla mia natura. (Confess. 10, 8. 15)

                417.      Eppure gli uomini vanno ad ammirare le vette dei monti, le onde
                    enormi del mare, le correnti amplissime dei fiumi, la circonferenza
                    dell'oceano, le orbite degli astri, mentre trascurano se stessi. (Confess. 10, 8.
                    15)

                418.      Chi conosce la verità, conosce (quella luce), e chi la conosce, conosce
                    l'eternità.... Ed è la carità che la conosce. (Confess. 7, 10, 16)

                419.      Il mio peso è il mio amore. Esso mi porta dovunque mi porto. Il tuo
                    dono ci accende e ci porta verso l'alto. Noi ardiamo e ci muoviamo. (Confess.
                    13, 9, 10)

                420.      Grande e meravigliosa natura ..., in quanto è capace e può essere
                    partecipe della natura suprema. (De Trin. 14, 4, 6)

                421.      Quale abisso l'uomo, di cui tu, Signore, conosci persino il numero dei
                    capelli ... Eppure è più facile contarne i capelli che i sentimenti e i moti del
                    cuore. (Confess. 4, 14, 22)


                422.      Io stesso ero divenuto per me un grande problema. (Confess. 4, 4, 8)

                423.      Se ami la vita e temi la morte, questo stesso timore della morte è come
                    un inverno quotidiano. (Serm. 38, 7)

                424.      L'orrore per la morte non nasce dalla fantasia ma dalla natura. (Serm.
                    172, 1)

                425.      Gli uomini sono troppo deboli per trovare la verità con la sola ragione.
                    (Confess. 6, 5, 8)

                426.      Quando potremo noi tener fermo il pensiero che vola per sua natura?
                    (Serm. 223/A, 5)

                427.      Lo spirito ora sa, ora non sa; ricorda e dimentica; vuole ciò che prima
                    non voleva, non vuole ciò che prima voleva. (In Io. ev. tr. 23, 9)





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