Page 41 - Frasi agostiniane
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428.      È talmente precaria la condizione dell'anima nel corpo corruttibile, che
                    non è più facile vivere che morire. (In Io. ev. tr. 64, 4)

                429.      Siamo uomini che ci portiamo dietro il peso della carne nel cammino di
                    questa vita ... quanto c'è in noi di mortale e di corruttibile appesantisce
                    l'anima. (In Io. ev. tr. 21, 1)

                430.      Non possiamo vivere quanto vogliamo, e moriamo anche se non
                    vogliamo. (In Io. ev. tr. 84, 2)

                431.      Lo spirito regge, la carne è retta: quello deve comandare, questa
                    servire. C'è disordine in quella casa dove la carne comanda e lo spirito serve.
                    (In Io. ev. tr. 2, 14)

                432.      Forse potremmo riuscire a raccogliere il nostro spirito dal molteplice
                    all'uno, e riportarlo all'unità sottraendolo alla dispersione. (In Io. ev. tr. 23, 5)

                433.      È nell'anima umana, razionale ed intelligente, che bisogna trovare
                    l'immagine del Creatore, immortalmente incisa nella sua immortalità. (De
                    Trin. 14, 4, 6)

                434.      Questa natura è stata creata in tanta eccellenza che, pur in se stessa
                    mutevole, può conseguire la felicità unendosi al bene immutabile, cioè al
                    sommo Dio. (De civ. Dei 12, 1. 3)


                435.      Dio dovunque nascosto e dovunque palese. Colui che a nessuno è
                    permesso di conoscere così com'è e che a nessuno è concesso d'ignorare. (En.
                    in ps. 74, 9)

                436.      Infatti se tu abbandoni, si va in rovina. Ma tu non abbandoni perché sei
                    il sommo bene che sempre si è raggiunto se si è rettamente cercato. (Solil. 1, 1,
                    6)

                437.      Colui che come Figlio di Dio è da sempre coeterno al Padre che lo
                    genera, è lo stesso che cominciò ad essere dalla Vergine come figlio
                    dell'uomo. E così alla divinità si è aggiunta l'umanità. (Serm. 186, 1)

                438.      Nostro Signore Gesù Cristo in quanto uomo intercede per noi presso il
                    Padre, in quanto Dio ci esaudisce insieme al Padre. (In Io. ev. tr. 102, 4)

                439.      Tenete dunque bene a mente che il Signore Cristo Gesù è la porta ed è
                    il pastore: è la porta in quanto si apre, cioè si rivela, ed è il pastore, in quanto




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