Page 7 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
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Si dice che Dio ha orecchie perché ode tutto e nulla per lui è celato nel
silenzio; di ciò è scritto nel libro della Sapienza: L’orecchio del cielo ode tutto e
non gli è nascosto nemmeno il sussurro delle mormorazioni (Sap 1, 10).
Le narici di Dio sono il suo soffio nel cuore dei fedeli, come si dice nel
libro dei Re: Sale il fumo dalle sue nari (2Re 22, 9), cioè aspira il pentimento
lacrimoso dei penitenti.
Il volto di Dio è la conoscenza da parte di tutti della sua divinità, e su
questa conoscenza è scritto nei salmi: Mostraci il tuo volto e saremo salvi (Sal
79, 4), cioè, dacci la conoscenza di te, palesata agli uomini dal Figlio
dell’uomo, come dice il Vangelo: Nessuno conosce il Padre, eccetto il Figlio e
colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo (Mt 11, 27). Altrove il volto di Dio
significa l’invisibile essenza della divinità del Figlio di Dio; di essa il
Signore, rispondendo per mezzo di un angelo a Mosè, dice: Mi vedrai da
tergo, ma la mia faccia non potrai vederla (Es 33, 23), come se dicesse: la mia
divinità invece non la potrai vedere.
La bocca di Dio è il Figlio del Padre, cioè il Cristo Signore; perciò Isaia
profeta annuncia ai Giudei: Perché provocammo la sua bocca all’ira (Is 1, 20).
Altrimenti, la sua bocca può esser presa come la sua parola o il suo
comando; annunciando la parola di Dio, i profeti dicono: La bocca di Dio così
ha parlato.
La parola di Dio è il Figlio di Dio Padre, per mezzo del quale tutto fu fatto;
dice il salmo: Dio creò i cieli con la sua parola (Sal 32, 6). Altrove: Inviò la sua
parola a risanarli (Sal 106, 20); e nel Vangelo secondo Giovanni: In principio
era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio (Gv 1,1).
La lingua di Dio, in senso mistico, significa lo Spirito Santo, grazie al quale
Dio Padre manifestò il suo segreto agli uomini; per cui nel salmo è detto: La
mia lingua è la penna di uno scriba veloce (Sal 44,2).
Le labbra di Dio, in senso mistico, simbolizzano l’accordo dei due
Testamenti; di essi è scritto nei Proverbi: Nel suo giudizio la sua bocca non erra
(Sal 16, 10).
Per le braccia di Dio Padre si intendono il Figlio suo e lo Spirito Santo. Così
parla in Isaia: E le mie braccia giudicheranno i popoli (Is 41, 5). Preso
singolarmente, il braccio di Dio si riferisce al Figlio: Ebbene, tu Signore Iddio
traesti il suo popolo dalla terra d’Egitto con mano forte e braccio teso (Ger 32,
21). Perciò il Figlio è detto braccio di Dio Padre, perché la creatura eletta gli
è connessa.
La destra di Dio Padre è il Figlio unigenito, che nel salmo assume persona
umana: La destra del Signore compì prodezze (Sal 117, 16). Altrimenti, la
destra del Signore indica l’eterna felicità del Padre: nel salmo così il Padre
dice al Figlio: Siedi alla mia destra (Sal 109, 1). È detta anche “destra di Dio”
ogni creatura eletta in cielo e in terra, così come per la sua sinistra si