Page 87 - Cristianesimo vissuto
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sono  mestieri  sciocchi,  ma  c'è  della  gente  sciocca,  dice  un  proverbio
                  volgare.  Che  profondità  di  senso  cristiano  e  di  buon  senso  racchiude
                  questo proverbio! Infatti un mestiere qualunque, una condizione sociale
                  qualsiasi, dal momento che è voluta da Dio per il bene generale, contiene
                  la  sua  volontà  tutta  intera.  La  condizione  di  capo  di  uno  Stato  non  la
                  contiene più di quella dello spazzino. Dio vuole delle condizioni sociali
                  diverse, pei diversi bisogni della società; ma per quanto varie siano tali
                  condizioni,  tutte  indistintamente  non  contengono  che  un'identica
                  sostanza,  che  dà  ad  esse  il  loro  valore,  cioè,  la  volontà  di  Dio.  In
                  qualunque grado della scala sociale ci si trovi, unica cosa essenziale è fare
                  la volontà divina.
                     Il mondo, con la sua vanità fallace, non sa apprezzare che le esteriorità
                  delle distinzioni sociali; compiange o disprezza quelli che sono in basso,
                  ed invidia quelli che sono al vertice della scala sociale. Il cristiano, il quale
                  sa che la volontà del Signore non è più in alto che in basso, stima colui
                  che è in basso tanto ricco e privilegiato quanto quello che è alla sommità.
                  Non stima, non invidia, non ambisce che la sola cosa che abbia un valore
                  per lui, la volontà del suo Dio. Ed egli sa di averla tanto in basso quanto
                  in alto. Vedi un po' se un S. Benedetto Labre, che si santificò mendicando,
                  non  ebbe  una  situazione  tanto  privilegiata,  quanto  quelle  dei  Papi,  che
                  regnarono mentr'egli mendicava, e che non furono come lui canonizzati?
                     Ecco attuata, nella più estesa diversità delle funzioni sociali, la divina e
                  vera, e profonda uguaglianza delle anime. Nessuno può lagnarsi che Dio
                  sia  stato  con  lui  avaro,  poich'egli  ha  assegnato  a  la  sua  volontà,  per
                  condurli  tutti  alla  sua  gloria  per  questa  via.  Cosicché  è  profondamente
                  vero  che  non  c'è  mestiere  sciocco.  Ma,  ohimè!  quanta  gente  sciocca!
                  quanta gente la cui insipienza non apprezza che l'esteriorità delle cose, e
                  non  si  pasce  che  di  apparenze!  Dunque  qualunque  sia  il  tuo  mestiere,
                  ricordati  ch'esso  non  sarà  mai  sciocco,  e  studiati  di  non  esserlo  mai  tu
                  stesso: il mezzo lo conosci.


                     XX. La grazia santificante.

                     Ogni volta che ti comunichi effettivamente, cioè, unisci la tua volontà a
                  quella  di  Dio,  si  produce  un'effusione  di  Dio  in  te,  che  è  la  grazia
                  santificante,  poiché  S.  Tommaso  definisce  la  grazia  santificante  un
                  influsso della divina bontà nell'anima, la quale per questa comunicazione















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