Page 92 - Cristianesimo vissuto
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un  senso,  e  più  effettivo.  Infatti  ella  possiede  inoltre,  per  comunicarla,
                  tutta la pienezza di grazia, che è propria della Chiesa. Tutte le grazie che
                  fanno gli Angeli e i Santi, Maria le possiede, ne ha il dominio, e da lei le
                  riceve  l'intera  Chiesa  degli  Angeli  e  dei  Santi.  Maria  è  la  distributrice
                  universale  delle  grazie.  Non  c'è  nessuna  grazia  che  non  venga  dal  suo
                  cuore, e che non passi per le sue mani. Tu ed io, come tutti i santificati di
                  tutti  i  tempi,  tutto  riceviamo  da  lei.  Comprendi  quindi  come  ella  è,  in
                  modo  pratico  e  vivo,  la  Regina  del  cielo  e  della  terra?  Infine  tutti  i
                  movimenti  del  cielo  e  della  terra,  si  compiono  unicamente  per
                  comunicare  la  grazia;  perciò  ubbidiscono  alla  S.  Vergine,  che  è
                  distributrice  delle  grazie.  Vera  Regina  e  Signora,  al  cui  volere  tutto
                  obbedisce, per portare agli Angeli ed agli uomini le grazie, di cui ella è la
                  proprietaria e la dispensatrice!
                     Per  questo  secondo  titolo,  Maria  sarebbe  già  più  grande  di  tutti  gli
                  Angeli  e  i  Santi,  poiché  non  solo  possiede  ciò  ch'essi  ricevono,  ma
                  distribuisce da Regina e da Signora quello ch'essi ricevono quali servitori.
                  Che sarà adunque, se a questa pienezza che è incaricata di distribuire, tu
                  aggiungi  quella  che  ha  per  se  stessa  e  che  è  incomparabilmente  più
                  grande? Oh! dimmi, trovi  la  tua  madre  abbastanza grande?  abbastanza
                  degna  delle  tue  lodi,  del  tuo  rispetto,  del  tuo  amore  e  della  tua
                  confidenza? Ti ho detto la sua grandezza: ma ti dirò la sua bontà? Pensa
                  che questa seconda pienezza ella non l'ha che per comunicarla. La prima
                  la fa Madre di Dio. La seconda la fa Madre degli uomini. È Madre, e non
                  si può dir di più. È tua Madre; cosa vuoi che dica ancora? Vieni e salutala
                  Madre del tuo Dio e Madre tua. Salutala in quell'incomparabile pienezza
                  che la fa Madre di Dio, ed ama ripeterle con l'Angelo quel saluto che tu
                  ora troverai più bello: «Ave, Maria,  piena di grazia». Salutala in quella
                  pienezza  che  la  fa  Madre  degli  uomini,  e  dille  quell'invocazione  che  le
                  rivolge la Chiesa: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi».
                     Non aggiungo altro: di fronte a questa grandezza di Maria, io sento il
                  bisogno di contemplare in silenzio. Che cosa potrei dire che sia degno di
                  lei  e  di  te?  Tu  pure  hai  bisogno  di  prostrarti  nel  silenzio  della
                  meditazione, e le espressioni mancheranno alla tua venerazione e la tua
                  venerazione  non  troverà  parole  per  esprimersi.  È  pur  grande  Maria,
                  Madre di Dio! È pur dolce e buona Maria, Madre tua! Io lascio che tu ora
                  la  veneri  e  la  preghi:  lascio  che  veneri  la  sua  grandezza,  preghi  la  sua
                  bontà. Lascio che la veneri in quella pienezza di grazia, per cui è Madre
                  di Dio; che la preghi, a motivo di quella pienezza, per cui è Madre tua.

                  Lodala, porgile felicitazioni per quella grazia incomparabile, che la fece
                  Madre  di  Dio;  non  la  loderai  mai  abbastanza.  Pregala,  invocala,  per
                  ottenere  da  lei  le  grazie  che  ella  possiede  per  te.  Non  l'invocherai  mai








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