Page 79 - Cristianesimo vissuto
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Ma penso anche che non te ne ha date per sprecarle. Non temo i tuoi
slanci, ma pavento i tuoi sviamenti.
Diffida dell’orgoglio: in nessun’altra cosa la vita umana s’inabissa e
perisce più miseramente. Chi s’innalza sarà umiliato; e chi si umilia sarà
innalzato. Sai che cos’è l’orgoglio? Sai che cos’è l’umiltà? È molto
importante che tu lo sappia.
L’orgoglio è la tua vita diretta da te e per te.
L’umiltà è la tua vita diretta da Dio e per Dio.
Nelle due parti precedenti insegnandoti a glorificare "Dio il primo" e
"Dio solo" non ti ho forse insegnato abbastanza come devi vivere per Dio?
riferire l’intera tua vita alla sua gloria e non al tuo piacere? E in questo
consiste sostanzialmente l’umiltà. Poiché l’umiltà non consiste nel non
aver niente, ma nel riferire tutto. Quanto più si è ricevuto da Dio, tanto
più si può riferire a lui; e quanto più si riferisce, tanto più si è umili. Per
conseguenza il più umile di tutti è colui che avendo ricevuto di più
riferisce tutto al suo Padrone. Negare o soffocare in sé i doni di Dio non è
che menzogna e pigrizia. Riferisci dunque a Dio tutto ciò che hai da lui ed
avrai il solido fondamento dell’umiltà.
Ma questo non basta. Se tu volessi andar a Dio da te stesso, con le forze
naturali della tua mente, del tuo cuore e dei tuoi sensi, ciò sarebbe ancora
orgoglio, e non andresti a lui, ma ritorneresti su te stesso. Perché? Perché
per te non puoi uscire da te. Lui solo può innalzarti a sé. Infatti la tua vita
di cristiano è una vita soprannaturale; e questa vita è al di sopra di te, ed
è Iddio che la produce in te, ed è lui solo che può produrla. In fatto di vita
soprannaturale, tu sei incapace di far scaturire dal fondo del tuo essere
anche un semplice pensiero. Rammenta il principio fondamentale
enunciato al principio di questo libro: La vita non esiste se non in forza
del principio vitale interno. Ora il principio della tua vita cristiana è Dio,
che vive in te e vivifica i tuoi pensieri, i tuoi affetti e le tue azioni.
In fatto di vita naturale, che può il tuo corpo senza l’anima tua? Di
quale pensiero, di quale sentimento, di quale atto è capace senza di essa?
È radicalmente impossibile ad un cadavere aver per se il benché
minimo movimento di vita. È l’anima la vita del corpo, ed esso non è
attivo, se non quanto essa lo vivifica. Unito a lei, vede, ode, parla, agisce.
Così pure nella tua vita di cristiano, tu non puoi nulla, affatto nulla, senza
Dio. È lui che produce la vita soprannaturale nell’anima tua, nell’identico
modo in cui l’anima produce nel corpo la vita naturale. Non sarebbe
assurdo il supporre che il corpo volesse vivere senza l’anima ed agire da
se stesso? È pure altrettanto assurdo ad un’anima cristiana il voler vivere
cristianamente da se stessa senza Dio.
Con lui e per mezzo di lui puoi tutto; senza di lui, non puoi niente.
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