Page 77 - Cristianesimo vissuto
P. 77
XIII La scuola di Dio
Ogni arte, ogni scienza s'impara, e s'impara solidamente e rapidamente
solo con un maestro. La scienza della vita cristiana è la più sublime di
tutte:
bisogna impararla sotto la guida di un Maestro.
Chi è il Maestro? Non ce n'è che uno: il tuo Maestro è uno solo .
54
Bisogna andare alla sua scuola e diventare suo discepolo; poiché sta
scritto nei profeti che tutti andranno alla scuola di Dio .
55
E qual è la scuola di Dio? Tu adesso la conosci, seppure io ho saputo
farti comprendere l'azione della grazia. Dio parla ed agisce per mezzo di
tutte le Creature. Egli tiene dunque scuola e scuola pratica dappertutto;
per essere ammaestrato, non c'è che da ascoltarlo e seguirlo.
Certo gl'insegnamenti non mancano ed egli ammaestra ciascuno in
particolare; poiché quello che fa per te, non lo fa se non per te; ha
un’azione, e un insegnamento, e una condotta speciale per te. Ciò che
manca sono i discepoli docili. Confessa che tu sei stato finora un cattivo
discepolo alla scuola di Dio e che hai ascoltato abbastanza poco e
pochissimo compreso le sue lezioni.
E che cosa insegna Dio nella sua scuola? Egli insegna tutto,
assolutamente tutto ciò che la tua vocazione esige che tu sappia, ami e
faccia. La tua vocazione t’impone di perfezionare la tua mente, il tuo
cuore e i tuoi sensi in modo da servire Dio, secondo tutte le esigenze della
sua gloria e del tuo stato.
Ciò suppone che tu praticherai tutte le virtù cristiane, proprie della tua
condizione. Ora sono appunto queste virtù, e tutte queste virtù che Dio
cerca di formare in te.
Infatti il succedersi degli avvenimenti, diretti da lui e nei quali la tua
vita è divisa, ti conduce nel momento voluto a praticare via via la
pazienza o la fede, la generosità o la confidenza, l’abnegazione o la
dolcezza, la fortezza o la prudenza, la carità o la giustizia, ecc., ecc.
Quali virtù devi dunque praticare? Quelle che Dio t’insegna e di cui ti
presenta l’occasione: non temere ch’egli ne dimentichi qualcuna; è un
Maestro che non dimentica nulla. In che momento e in che ordine devi
praticarle? Nel momento in cui ti presenta l’occasione e nell’ordine in cui
gli piace di domandartele. Quello è il momento buono e l’ordine voluto.
54
Unus est enim magister vester. Matth, 23, 8.
55 Est scriptum in prophetis: Et erunt omnes docibiles Dei. Ioan, 6, 45.
75