Page 73 - Cristianesimo vissuto
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Va'  dunque  al  fondo  del  tuo  dovere,  del  tuo,  non  di  quello  del  tuo
                  vicino,  e  giungerai  alla  completa  perfezione  che  Dio  esige  da  te.  La
                  codardia  della  nostra  cattiva  natura  ci  getta  spesso  in  una  deplorevole
                  illusione. S'io fossi in quella condizione, farei meglio, si dice: a questo o a
                  quest'altro  è  più  facile  che  non  a  me  l'essere  cristiano.  E  si  comincia  a
                  desiderare un altro stato, e intanto non si fa il dovere dello stato proprio.
                  È  proprio  questo  che  vuole  il  nemico  della  tua  perfezione.  Sii  più
                  positivo: tienti sempre là dove ti trovi, e li dove ti trovi, comincia a fare
                  quello che c'è da fare. Se più tardi Dio ti conduce ad uno stato diverso, tu
                  farai  anche  allora  il  dovere  di  quello  stato,  e  così  sempre,  vivendo
                  praticamente  della  vita  in  cui  ti  trovi.  Non  c'è  niente  di  tanto  positivo
                  come la vita cristiana; non è col cullarti in vuote utopie né divagando in
                  pie  immaginazioni  che  si  fanno  dei  cristiani.  Il  dovere,  il  dovere  del
                  momento, il dovere puro e semplice, nella sua realtà concreta, qualunque
                  essa sia; tutto sta lì. Sii fermo e costante nell'adempimento del dovere, e
                  sarai  cristiano.  Sii  fedele  al  dovere  della  prima  vocazione  perché  ogni
                  vocazione ha il suo dovere proprio, ed è questo che bisogna compiere. Tu
                  hai  necessariamente  un  dovere  proprio  e  personale,  perché  hai
                  necessariamente una vocazione.


                     XI. La vocazione.

                     Non voglio chiederti, se conosci la tua vocazione; questa una questione
                  da trattarsi col direttore della tua coscienza, ma voglio domandarti se sai
                  che  cosa  sia  la  vocazione.  Prima  di  saper  qual  è  la  tua  vocazione,  devi
                  sapere  che  cos'è  la  vocazione.  Forse  tu  non  ne  hai  un'idea  abbastanza
                  esatta. Dimmi, pensi tu che Dio ti abbia  creato a caso? No,  certamente.
                  Egli  seppe  quando,  perché  e  come  ti  creava.  E  ti  diede  un  insieme  di
                  facoltà,  d'attitudini  e  di  tendenze,  corrispondenti  alla  sua  idea  a  tuo
                  riguardo.  Credi  tu  che,  dopo  averti  creato,  t'abbia  lanciato  nella  vita  in
                  balia delle eventualità? No, affatto; nella sua idea egli t'ha fissato un posto
                  e t'ha assegnato una funzione; ed è in vista di questa funzione che ti diede
                  tutto ciò che sei, e continua a dirigerti tutti i giorni. L'essere che ti diede,
                  lo scopo che ti prefisse, la funzione che t'assegnò, la condotta che tiene a
                  tuo riguardo, è tutto quello che compone la tua vocazione.
                     Penso che tu abbia compreso che noi non siamo atomi isolati nella vita.
                  Sai che facciamo parte del gran corpo di Cristo che è la Chiesa; sai che ne
                  siamo, le membra, per questo mondo e pel cielo. Un corpo è composto di
                  membra svariatissime, e ciascun membro ha un posto ed una funzione da
                  compiere  nel  corpo.  Osserva  il  tuo  corpo:  quante  membra  ed  organi









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