Page 76 - Cristianesimo vissuto
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Questa unione per l'appunto è la tua forza. lo posso tutto in colui che mi
                  fortifica, dice S. Paolo . Il dovere in tali condizioni ti è reso doppiamente
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                  facile:  anzitutto  perché  non  ne  prendi  troppo  né  troppo  poco,  poiché  è
                  Dio che lo misura; poi perché non sei solo a portarlo, giacche Dio è con te.
                  È per questa ragione che Nostro Signore chiama giogo il dovere. Il giogo
                  suppone sempre due teste, sulle quali poggia contemporaneamente. Che
                  ci può essere di duro e di difficile in un lavoro che Dio fa in comune con
                  te? Capisco benissimo che, quando tu vuoi agire da solo e senza curarti
                  dell'azione  di  Dio,  sei  facilmente  schiacciato:  il  compito  è  veramente
                  troppo pesante per le tue sole spalle.
                     Dunque bisogna cominciare con accettare quello che Dio fa, ed agire in
                  conformità  di  questa  accettazione.  Colui  che  bestemmia  contro  Dio,
                  mormorando contro il tempo e gli avvenimenti, le prove e i contrattempi,
                  le sofferenze e gl'incontri spiacevoli. costui non vuol saperne dell'azione
                  di Dio, non vuoi sottomettersi, ed è in opposizione con Dio; come vuoi
                  che  possa  in  seguito  agire  cristianamente?  Deve  piegarsi  per  forza.
                  Quando al contrario tu sai accettare, che belle preghiere scaturiscono dal
                  tuo cuore! come si anima il tuo coraggio! Come s'ingrandiscono le virtù
                  della  pazienza,  dell'abnegazione,  della  fortezza,  della  generosità,  della
                  confidenza e dell'amore! Ad un'anima che sa accettare, Dio può giungere
                  a domandar tutto, anche il martirio; ed essa ne sarebbe capace. L'anima
                  che mormora non è capace di nient'altro che d'inquietarsi e d'accasciarsi.
                     Quando l'azione di Dio si esercita su di te sotto forma di consolazione,
                  oh! sei pronto ad accettarla. Si, tu pigli la consolazione, ma che ne fai? Stai
                  li a godertela, e in questo godimento ti riposi e per esso dimentichi il tuo
                  dovere. E così non segui Dio, il quale aveva versato nell'anima tua questa
                  goccia d'olio, per renderle la facilità nel dovere, il vigore e lo slancio nel
                  suo  cammino.  E  tu,  disconoscendo  le  attenzioni  della  bontà  divina,  ne
                  pigli pretesto per addormentarti in una pigrizia gaudente ed egoista. E se
                  corrispondi cosi malamente agli inviti ed alle sollecitazioni del tuo Dio, ti
                  meravigli  di  non  fare  dei  progressi?  Comprendi  un  po'  meglio  la  sua
                  azione, sappi seguirlo con maggior sincerità, e vedrai come ti diventerà
                  facile progredire.
                     Guarda come anche qui la vita cristiana è positiva e pratica. Quello che
                  bisogna accettare è la situazione del momento come Dio la dispone. Non
                  si tratta di sognare altre condizioni; bisogna pigliare quelle in cui ti trovi e
                  pigliarle quali si presentano, e profittarne per fare il proprio dovere.
                     Dimmi se può esserci alcunché di più positivo. È             forse         anche

                  perché è troppo positivo che i codardi e i fantastici ne hanno paura.

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                        Omnia possum in eo qui me confortat. Philipp. 4, 13







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