Page 71 - Cristianesimo vissuto
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vivo, composto da un'anima e d'un corpo. Il corpo del dovere è la lettera
delle prescrizioni, che nei loro diversi articoli compongono come le
membra della legge. L'anima è la volontà di Dio, che ispira, penetra ed
anima le prescrizioni. Secondo l'espressione di S. Paolo, vi è la lettera, che
per se stessa è morta, e lo spirito che le dà la vita . Se tu vuoi vivere del
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tuo dovere, non ucciderlo; perciò devi prenderlo nella sua integrità, col
suo spirito e con la sua lettera, con l'anima e col suo corpo. Quando fai
una scelta fra le prescrizioni che ti convengono e quelle che non ti
convengono, prima di tutto non hai più affatto l'anima del dovere, poiché
facendo tale scelta, tu la tua volontà e non quella di Dio; poi non hai che
brandelli del corpo, poiché ne pigli alcuni e ne lasci altri. In tali
condizioni, qual vita interiore vi potresti trovare?
Se vuoi vivere del tuo dovere, prendilo vivente, cioè, nella sua
interezza; ed appigliati alla sua anima, cioè, alla volontà di Dio. Finché
non vedrai nel tuo dovere quella gran cosa che ne è la vita, finché non
l'accetterai senza calcolo, senza diminuzione, senza divisione, non
comprenderai nulla in fatto di dovere, ed esso non sarà per te che un peso
fastidioso. Niente è bello e soave, niente è forte e fortificante come il
dovere vivente; niente è odioso e schiacciante come il dovere
sbocconcellato e morto. Se il dovere ti è costato tanto finora, prenditela
con te stesso; perché l'hai ucciso? Sii una buona volta l'uomo del dovere,
del dovere integrale, non l'uomo dei tuoi capricci e delle tue passioni; non
l'uomo degli espedienti e dei compromessi, ma l'uomo del dovere,
sempre; e non ti lagnerai più del suo peso, come fa l'uccello il quale non si
lagna del peso delle sue ali; e comprenderai e gusterai quelle parole del
Salvatore: Il mio giogo è soave e il mio carico leggero .
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Non posso qui indicarti le particolarità dei doveri del tuo stato; non
sono consigli particolareggiati ch'io qui ti do, ma i principii generali della
tua vita, la linea direttiva della tua condotta. A me basta indicarti il
compito e il posto dei doveri del tuo stato nell'economia dell'opera della
tua perfezione, e d'indicarti il modo sostanziale secondo cui li devi
mettere in pratica. Spetta poi a te aggiungere tutte le particolarità.
Quello che cerco di formare in te, non è la regolarità esterna d'una vita
più o meno meccanica. Quello che voglio darti, non è un regolamento.
Non già che non te ne occorra uno; un regolamento è necessario all'uomo,
come la scorza all'albero. Né il succo può circolare nell'albero senza la
protezione della scorza, né la corrente della vita divina nell'anima senza
la protezione del regolamento. Ma né la scorza né il regolamento sono la
46 Littera enim occidit, spiritus autem vivificat. II Cor. 3, 6.
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Iugum enim meum suave est, et onus meum leve. Matth. 11, 30.
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