Page 35 - Cristianesimo vissuto
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Vi sono due cose che la Sacra Scrittura raccomanda ad ogni istante e in
                  tutti  i  toni:  la  prima  è  cantare  le  lodi  di  Dio;  la  seconda  è  stare  allegri.
                  Migliaia di volte ripete al giusto l’invito di stare allegro. Ma   non             si
                  contenta di invitare alla gioia; dice anche dove bisogna pigliarla. Giusti,
                  rallegratevi nel Signore .
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                     Ecco l’unica fonte dell’unica felicità. Il giusto non beve la felicità che a
                  questa fonte. Perché tu vai a bere altrove? Ciò che bevi altrove non è la
                  gioia del giusto, dunque è la gioia del male.


                     III  Il piacere creato.

                     Ma allora perché Dio ha collocato tanti piaceri nelle creature? Piaceri
                  nelle bellezze della natura, della musica e di tutte le arti; piaceri del cibo,
                  del riposo e dei divertimenti; piaceri delle relazioni dell’amicizia e della
                  preghiera,  ecc.,  ecc.  Dio  ne  seminò  dappertutto;  non  è  forse  per  farceli
                  godere?
                     Ah!  anche  questa  è  una  questione  molto  importante  ed  è  qui  che
                  toccherai più da vicino la bontà di Dio e la tua cattiveria. Non è forse vero
                  che quando hai un buon strumento, ben preparato, facile a maneggiarsi,
                  tu provi piacere a servirtene? e che servendotene con piacere, fai meglio e
                  più presto e con maggior facilità ciò che devi fare? Quando si tratta di un
                  lavoro importante, gli strumenti non sono mai troppo precisi, perfetti e
                  maneggevoli.  È  difficile  fare  un  bel  lavoro  con  strumenti  che  si
                  maneggiano con difficoltà.
                     Dio lo sa e perciò, in ogni strumento volle metterci per te un piacere.
                  Ad ogni dovere risponde uno strumento per farlo, e ad ogni strumento
                  corrisponde un piacere per ben compiere il dovere. Capisci l’idea di Dio e
                  la sua bontà? Vedi dunque le delicatezze infinite del suo amore. Egli ti
                  affida un magnifico incarico: quello di glorificar Lui e di render te beato.
                  Per questo ti dà un numero infinito di strumenti che sono le creature: Per
                  facilitarti  l’uso  di  questi  strumenti,  in  ognuno  di  essi  mette  un  piacere:
                  ecco il piacere creato.
                     Che cos’è dunque per te il piacere creato? È per le tue facoltà quello che
                  l’olio è per le ruote. Osserva una macchina: quando tutto è secco, provi a
                  metterla in moto; sforzi inutili. L’attrito fa troppa resistenza, lo stridore è
                  violento,  i  movimenti  stentati,  e  così  il  meccanismo  si  guasta  in  poco
                  tempo. Metti una piccola goccia d’olio nei punti più indicati, ed ecco che




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                       Laetamini in Domino et exsultate, iusti. PS. 31, 11







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