Page 30 - Cristianesimo vissuto
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A me, ciò che pare impossibile, è che tu abbia la fede, dico meglio, che
tu abbia la ragione, e che continui a dar a Dio il posto che gli hai dato
nella tua vita. O tu, logico con te stesso, compirai fino in fondo il tuo
dovere dando piena ed intera soddisfazione alla tua ragione e alla tua
fede; oppure negherai Dio, e allora sarai libero di sragionare logicamente;
ovvero mentirai a te stesso, mentirai ala tua fede e alla tua ragione, vivrai
d’espedienti e di mezze misure, sarai un uomo dappoco e falsato, la tua
vita non avrà né logica né verità, non sarai che un volgare giocoliere,
come ce ne sono tanti sulla scena del mondo. Scegli. - Ma come
intraprendere un’opera così colossale qual è quella di rifondare la mia
vita? - Su, via! sii uomo generoso e sincero, di’ a Dio che può fare
assegnamento sopra di te, e tu fa’ assegnamento sopra di lui. Sii risoluto a
tutto, e vedrai che Dio ti condurrà. Non puoi immaginare quanto è
semplice quest’opera così grandiosa. Tutto sta nel sapere come si deve
fare; ma questo te lo mostrerò più avanti. Il grande artefice di questa
costruzione può tutto, perché, come vedrai, questo artefice è Dio. Non hai
veduto, a principio, che la vita soprannaturale è una vita di cui Dio stesso
fa vivere l’anima, come l’anima fa vivere il corpo? È lui che ti fa vivere
per sé. Tu ora vivi per te, perché vivi di te, cioè, della tua vita corporale e
naturale. Tu non vivrai per Dio, se non quando
vivrai di Dio, cioè di quella vita soprannaturale, in cui Dio prende
possesso della tua mente, del tuo cuore e dei tuoi sensi, per farti conosce
amare ed agire soprannaturalmente in vista di lui.
Dovrai dunque lasciare che Dio ne prenda possesso, affinché possa
rettificare i tuoi pensieri, i tuoi affetti e le tue azioni.
XXII. Il cristianesimo attuale
Ed ora esamina lo stato della società: guarda a che punto ci troviamo.
Da un lato ci sono nemici implacabili del nome di Dio, che s’affaticano in
tutti i modi a rimuovere l’idea di Dio da tutto ciò che è umano. E tu sai
quanto la lotta è accanita e quali proporzioni ha preso. Dall’altra ci sono
gli esseri che si credono cristiani, che si dicono tali, che hanno la pretesa
di lavorare per Dio, e che a lui non lasciano che un posto molto
secondario nell’economia della loro vita. Comprendi la falsità d’una
simile condizione di cose, e la nullità a cui uno fatalmente si condanna
ponendosi in essa? Dio è tutto o niente; egli è il primo o non è affatto; dal
momento che non è al suo posto, finisce con non aver niente.
Orbene, sta attento: nella vita privata come in quella pubblica, in quella
civile come in quella politica, dico di più, nella stessa vita religiosa, Dio
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