Page 27 - Cristianesimo vissuto
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ama  per  se  stessa,  non  si  ama .  Ti  pare  evidente?  Ami  il  cibo,  per
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                  esempio: ma perché l’ami? Per l’utilità e pel piacere che ci trovi. Non è
                  dunque il cibo che ami, ma ami te in esso. Ebbene scandaglia tutti i tuoi
                  affetti,  tutti,  e  vedi  se  tu  non  ti  appigli  unicamente  a  ciò  che  piace,
                  detestando ciò che ti dispiace.
                     La regola delle tue affezioni è l’interesse del tuo piacere. Ami per te,
                  cioè, ami. E non sei capace di amare in modo diverso. Dio stesso, l’ami in
                  altro modo che non sia questo? L’ami pel bene che ti dà o che ne aspetti
                  per  te.  Se  amassi  i  suoi  doni  in  vista  di  lui  e  per  andare  a  lui,  questa
                  sarebbe la perfezione. Ma tu inverti le parti, e l’ami pe’ suoi doni ed ami i
                  suoi  doni  per  te.  L’ami  dunque  per  te,  vale  a  dire,  ami  te.  Ami  la
                  consolazione  di  Dio;  ma  ami  tu  il  Dio  della  consolazione?  Non  ami  la
                  prova di Dio; ma ami il Dio della prova? Ami te stesso, ecco più o meno
                  tutto quello che il tuo cuore sa fare. Ed ogni mattina ed ogni sera dici a
                  Dio: mio Dio, vi amo con tutto il cuore, sopra ogni cosa: tre bugie. Non è
                  lui propriamente che tu ami, ma te; e se l’ami anche solo un poco, non è
                  certo con tutto il tuo cuore, ed è solo quasi sopra ogni cosa. Non è bene
                  mentir così a Dio e mentire a se stesso, e contentarsi di parole. Credi in
                  Dio? Chi dev’essere il primo, tu o lui?
                     Adunque anche i tuoi affetti sono sconvolti; tu ami tutte le cose e Dio
                  stesso in modo opposto a quello che dovresti fare. Tu sei sempre il primo
                  in tutto quello che ami. Ed ecco un fiero cristiano!... Amare è voler bene.
                  Se vuoi il bene di Dio, che è la sua gloria, tu ami Dio. Se vuoi il tuo bene,
                  tu ami te stesso. Quando amerai il bene di Dio prima del tuo? il suo onore
                  più  della  tua  felicità?  Sai  che  la  carità  è  superiore  alla  speranza,  e  che,
                  senza la carità la speranza non è nulla. La speranza è per te; la carità è per
                  Dio. Oh! Quando saprai con tutta verità e sincerità pronunziare dal più
                  intimo del tuo cuore un vero atto di amore di Dio? Mio Dio! Vi amo…
                  con tutto il cuore… sopra tutte le cose… per amore di voi stesso…


                     XX.        A che punto ti trovi?
                     (continuazione)

                     E le tue azioni?... Tu mangi e bevi pei tuoi bisogni, ti diverti pel tuo
                  piacere, parli pel tuo vantaggio, lavori per i tuoi successi, vai e vieni per i
                  tuoi interessi! Oh! il tuo interesse!... lo cerchi dovunque, lo persegui senza
                  posa:  e  puoi  considerarti  ben  felice  quando  non  ti  fa  commettere  delle
                  viltà! L’interesse ne fa commettere tante! Ma qui non parlo del male che


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                       Quod propter se amatur, non amatur. Aug., Soliloquia, 1,1, n. 22.







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