Page 28 - Cristianesimo vissuto
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fai, lo suppongo corretto; parlo del bene che credi di fare, e in questo bene
                  vedo dominare sempre e dovunque la ricerca di te.
                     Non  è  forse  vero  che  è  il  fine  umano  che  ispira  abitualmente  le  tue
                  azioni? Quello che fai ha ordinariamente uno scopo ben chiaro e definito:
                  questo  scopo  è  la  tua  utilità  personale;  utilità  naturale  e  per  lo  più
                  materiale, qualche volta anche; poco importa; il primo e il principale sei
                  sempre  tu.  Qual  posto  tiene  l’interesse  di  Dio  nella  tua  condotta,  in
                  confronto  col  tuo  interesse?  Abbastanza  ristretto,  no?  anzi  troppo
                  ristretto, secondarissimo. Voglio ammettere che di quando in quando tu
                  sappia dimenticare te stesso, far un sacrificio, prodigarti; ma confessa che
                  ciò  non  è  precisamente  quello  che  domina  il  tuo  orizzonte  finora.  Ah!
                  l’egoismo!… persino nel bene!... persino nel prodigarsi!…
                     E che influenza ha su di te l’occhio dell’uomo! E l’occhio di Dio ne ha
                  altrettanto?  Non  è  vero  che  in  pratica  temi  l’occhio  dell’uomo  più  che
                  l’occhio di Dio? Vi sono molte cose, che tu non faresti, se non fossi visto;
                  ed  altre  che  non  faresti,  se  fossi  visto.  Calcolane  il  numero.  L’occhio
                  dell’uomo modifica in modo straordinario la tua condotta; e l’occhio di
                  Dio in che cosa la modifica?
                     Dunque  in  pratica,  poiché  bisogna  esser  pratici  e  non  cercare
                  d’illudersi,  in  pratica,  Dio  è  per  te  meno  dell’uomo,  perché  ha  minor
                  influenza  pratica  sulla  direzione  della  tua  condotta.  Un  cristiano  che
                  crede  in  Dio,  deve  rispettare  l’occhio  di  Dio  solo  e  non  mai  lasciarsi
                  dominare dall’occhio di nessun uomo.
                     Fintantoché sentirai che l’occhio dell’uomo modifica il fondo della tua
                  condotta, di’ pure che Dio in te non ha il primo posto. Fintantoché sarai
                  schiavo d’un rispetto umano qualunque, anche di quello che ti fa fare il
                  bene,  la  tua  vita  non  avrà  la  rettitudine  che  dee  avere,  e  non  ti
                  comporterai in un modo abbastanza degno della tua fede.
                     Un secolo fa la Rivoluzione aveva proclamato i diritti dell’uomo: non è
                  forse vero che noi li mettiamo meravigliosamente in pratica? Quando si
                  proclameranno di nuovo i diritti di Dio? E quando li rimetteremo noi al
                  loro posto? I diritti di Dio passano avanti a tutto... per chi ha fede. Credi i
                  Dio? Chi deve passare il primo, lui o tu?
                     Suvvia,  bisogna  risolutamente  servire...  Dio...  Sai  che  il  catechismo
                  dice:  L’uomo  è  creato  per  conoscere,  amare  e  servire  Dio.  Comprendi
                  queste  tre  parole:  conoscere...  amare...  servire?...  Comprendi  questo
                  complemento oggetto: Dio? Sai il comandamento?… Quello che è il più
                  grande e il primo?…

                     Amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua mente, tutto il tuo cuore, con
                  tutte  le  tue  forze.  È  lui  che  devi  amare  e  servire,  amarlo  e  servirlo  con










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