Page 6 - Vita di san'Agostino
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Predicatore

                        5. 1. Fatto prete, subito istituì un monastero accanto alla chiesa e cominciò a vivere
                  con i servi di Dio secondo il modo e la norma stabiliti al tempo degli apostoli. Soprat-
                  tutto, in quella società nessuno doveva avere alcunché di proprio ma tutto per loro doveva
                  essere in comune, e ad ognuno doveva esser dato secondo le proprie necessità: proprio
                  questo egli aveva già fatto precedentemente, allorché era tornato d’oltre mare a casa sua.
                        5. 2. Il santo Valerio, che lo aveva ordinato, com’era uomo pio e timorato di Dio,
                  esultava e rendeva grazie a Dio di aver esaudito le sue preghiere. Diceva che molto spesso
                  aveva pregato che per volontà divina gli fosse concesso un uomo che fosse in grado di
                  edificare la chiesa di Dio con la parola di Dio e con retta dottrina: infatti egli si ricono-
                  sceva poco adatto a questa incombenza, in quanto era greco ed era poco versato nella
                  lingua e nelle lettere latine.
                        5. 3. Egli affidò al suo prete l’incarico di spiegare in chiesa il Vangelo alla sua
                  presenza e di predicare frequentemente, contro quella che è la consuetudine delle chiese
                  d’Africa: per tal motivo alcuni vescovi lo criticavano.
                        5.  4.  Ma  quell’uomo  venerabile  e  previdente,  ben  sapendo  che  nelle  chiese
                  d’Oriente così si faceva comunemente e provvedendo all’utilità della chiesa, non si cu-
                  rava delle critiche dei detrattori, purché fosse compiuto dal prete ciò ch’egli sapeva non
                  poter esser fatto da lui vescovo.
                        5. 5. in tal modo la lampada accesa e ardente, posta sul candelabro, dava luce a tutti
                  coloro che stavano nella casa (Gv. 5, 35; Mt. 5, 15). La fama di questo fatto si diffuse
                  rapidamente, e alcuni preti, seguendo il buon esempio e ottenutane facoltà dai loro ve-
                  scovi, cominciarono a predicare al popolo in presenza del vescovo.


                        Disputa col manicheo Fortunato

                        6. 1. In quel tempo ad Ippona la peste dei manichei aveva infettato e contagiato
                  molti sia cittadini sia stranieri, sviati e tratti in errore da un prete della setta, di nome
                  Fortunato, che lì risiedeva ed operava.
                        6. 2. Allora alcuni cristiani, cittadini di Ippona e stranieri, sia cattolici sia anche
                  donatisti, vanno dal  prete Agostino e gli chiedono d’incontrare quel  prete manicheo,
                  ch’essi credevano dotto, e di discutere con lui intorno alla legge.
                        6. 3. Quello, che - com’è scritto - era pronto a rispondere ad ognuno che gli chie-
                  desse spiegazioni intorno alla fede e alla speranza ch’è rivolta a Dio e ch’era in grado di
                  esortare con sana dottrina e di confutare chi contraddiceva (1 Pt. 3, 15; Tit. 1, 9), non si
                  sottrasse; chiese però se anche quello fosse d’accordo.
                        6. 4. Allora quelle persone riferirono subito ciò a Fortunato, chiedendo ed insi-
                  stendo che neppure egli rifiutasse. Infatti Fortunato aveva già conosciuto a Cartagine il
                  santo Agostino, quando questo era ancora implicato nel suo stesso errore, e temeva di
                  entrare in discussione con lui.
                        6. 5. Tuttavia costretto soprattutto dalle insistenze dei suoi e spinto da un senso di
                  vergogna, promise d’incontrare Agostino e di venire a discussione con lui.
                        6. 6. S’incontrarono nel giorno e nel luogo stabilito, dove si erano radunati molti
                  che erano interessati alla questione e gran folla di curiosi: gli stenografi aprirono le ta-
                  volette e cominciò la discussione nel primo giorno per concludersi nel successivo.


                  POSSIDIO - Vita di sant’Agostino                                              pag. 4 di 29
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