Page 5 - Vita di san'Agostino
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Vita monastica e prime fiamme di zelo apostolico
3. 1. Ricevuta la grazia, insieme con altri concittadini e amici che ugualmente ser-
vivano a Dio, volle tornare in Africa, alla sua casa e ai suoi campi. Tornato, vi rimase
circa tre anni; e dopo aver ceduto quei beni, insieme con quelli che gli erano vicini viveva
per Dio, con digiuni preghiere buone opere, meditando notte e giorno la legge del Si-
gnore.
3. 2. E tutto ciò che Dio faceva comprendere a lui che meditava e pregava, egli
faceva conoscere a presenti e assenti con discorsi e libri.
3. 3. In quel tempo uno di coloro che sono chiamati agenti d’affari, che risiedeva ad
Ippona, un buon cristiano timorato di Dio, ebbe conoscenza della buona fama di cui
Agostino godeva e della sua dottrina, e desiderò ardentemente di poterlo vedere, avan-
zando la promessa che, se avesse meritato di ascoltare la parola di Dio dalla bocca di
quello, avrebbe potuto disprezzare tutte le cupidigie e le lusinghe di questo mondo.
3. 4. Poiché questo fu fedelmente riferito ad Agostino, egli desiderando che
un’anima fosse liberata dalle insidie di questo mondo e dalla morte eterna, senza indu-
giare andò subito in quella città, vide quell’uomo e gli parlò molte volte e lo esortò, per
quanto Dio gli concedeva, a mettere in pratica il voto che aveva fatto a Dio.
3. 5. Quello prometteva di farlo di giorno in giorno, ma non lo mise in pratica al-
lora, quando Agostino stava lì. Ma certamente non potette rimanere inutile e senza effetto
ciò che la divina provvidenza operava in ogni luogo per mezzo di un tale strumento puro
e onorevole, utile al Signore e adatto per ogni opera buona (Rom. 9, 2 1; 2 Tim. 3, 17).
Sacerdote per forza
4. 1. In quel tempo esercitava l’ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ip-
pona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e
l’ordinazione di un prete e l’esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità
della chiesa, frammisto in mezzo al popolo assisteva Agostino, sicuro e ignaro di ciò che
stava per succedere: infatti egli era solito - come ci diceva - non frequentare soltanto le
chiese che sapeva prive di vescovo
4. 2. Allora alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi pro-
positi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del
genere, lo presentarono al vescovo perché fosse ordinato, mentre tutti unanimi in quel
proposito chiedevano che così si facesse. Mentre insistevano con grande entusiasmo e
clamore, egli piangeva a calde lacrime: alcuni - come egli stesso ci riferì -interpretarono
tali lacrime come manifestazione di superbia e cercavano di consolarlo dicendo che certo
egli era degno di maggiore onore, ma che comunque l’esser prete lo avvicinava alla di-
gnità episcopale.
4. 3. Invece l’uomo di Dio - come ci disse - osservava la cosa più a fondo e gemeva
prevedendo i molti e grandi pericoli che sarebbero derivati alla sua vita dal governo e
dall’amministrazione della chiesa: per tal motivo piangeva. Ma infine la cosa si compì
secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
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