Page 3 - Vita di san'Agostino
P. 3
POSSIDIO
VITA DI SANT’AGOSTINO
PREFAZIONE
Precedenti e propositi dell’autore
1. Per ispirazione di Dio creatore e reggitore dell’universo, memore del proposito di
servire nella fede, per grazia del Salvatore, la Trinità divina e onnipotente, e già da laico e
ora nell’ufficio episcopale desiderando giovare all’edificazione della santa e vera chiesa
cattolica di Cristo Signore con tutto ciò che ho ricevuto d’ingegno e di parola, non ho
voluto passare sotto silenzio ciò che, della vita e dei costumi di Agostino, predestinato e a
suo tempo rivelato ottimo vescovo, in lui vidi e da lui udii.
2. Infatti avevo letto e appreso che anche prima di me questo era stato fatto da pie
persone appartenenti alla santa madre chiesa: essi, ispirati dallo spirito divino, con la
lingua e lo stile di cui ognuno era fornito fecero sapere sia a voce sia per iscritto, a quanti
fossero desiderosi di apprendere tali cose sia con gli orecchi sia con gli occhi, quali e
quanti uomini avessero meritato di vivere e di perseverare nel mondo fino alla morte
secondo la grazia del Signore che è comune a tutti.
3. Perciò anche io, ultimo di tutti i ministri, con la fede non simulata (1 Tim. 1, 5)
con la quale i fedeli debbono servire e riuscire graditi a Dio e a tutti i buoni, ho intrapreso
a narrare, secondo che Dio me lo concederà, la nascita, il progresso e la meritoria fine di
quel venerabile uomo, esponendo quanto ho appreso e constatato proprio da lui, poiché
per molti anni sono stato a suo stretto contatto.
4. E prego la somma maestà di poter perseguire e portare a termine questo compito
che ho intrapreso, in maniera da non offendere la verità del padre delle luci (Giac. 1, 17)
e da non deludere per qualche parte la carità dei buoni figli della chiesa.
5. Non racconterò tutte quelle notizie che lo stesso beato Agostino ha esposto nei
suoi libri delle Confessioni riguardo a se stesso, quale egli sia stato prima di ricevere la
grazia e come viva dopo averla ricevuta.
6. Egli agì così, come dice l’Apostolo (2 Cor. 12, 6), perché nessuno avesse di lui
stima superiore a quanto sapeva di lui o da lui aveva appreso. Così egli, secondo il suo
costume, non veniva meno alla santa umiltà, cercando la gloria non sua ma del suo Si-
gnore per la propria liberazione e per i doni che già aveva ricevuto e chiedendo le pre-
ghiere dei fratelli per quelli che desiderava ricevere.
7. In verità, come è stato affermato dall’autorità dell’angelo, è bene tener celato il
segreto del re, ma è lodevole manifestare e glorificare le opere del Signore (Tob. 12, 7).
VITA E ATTIVITÀ DI AGOSTINO (cc. 1-18)
POSSIDIO - Vita di sant’Agostino pag. 1 di 29