Page 58 - Prediche di Meister Eckhart
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nello stesso tempo. Questa natura è una e semplice. Qualcosa può sì
apparire qui all’esterno, e qualcosa esservi legato, ma non si tratta di
questo Uno.
Dico ancora un’altra cosa, e più importante: chi vuole porsi direttamente
nella nudità di questa natura, deve essere sfuggito a tutto quel che v’è di
personale, in guisa tale da voler tanto bene ad un uomo che vive
oltremare, non mai visto, quanto a chi è vicino a lui e suo amico intimo.
Finché ami più te stesso di uno che non hai mai visto, hai veramente torto,
e non hai mai gettato uno sguardo nella semplicità di questo fondo.
Certamente puoi aver visto la verità in una riproduzione dell’immagine,
come in un simbolo, ma non è questa la cosa migliore.
D’altra parte, bisogna che tu abbia il cuore puro, giacché è puro soltanto
quel cuore che ha ridotto a niente tutto il creato. In terzo luogo, devi essere
libero dal nulla. Si domanda cosa brucia nell’inferno. I maestri dicono
comunemente che è la volontà propria. Ma io dico, in verità, che è il nulla
che brucia nell’inferno. Ascolta questo paragone. Si prenda un carbone
ardente e lo si ponga sulla mia mano. Se dicessi che è il carbone a bruciare
la mano, gli farei davvero torto. Se voglio parlare giustamente di ciò che
mi brucia, devo dire che è il nulla a bruciarmi: infatti il carbone ha in sé
qualcosa che la mia mano non ha. Vedete, proprio questo niente mi brucia.
Se la mia mano avesse in sé tutto ciò che è carbone e che esso può
compiere, avrebbe assolutamente la natura del fuoco. Chi prendesse allora
tutto il fuoco che mai è bruciato e lo ponesse sulla mia mano, non potrebbe
comunque farmi male. Lo dico nello stesso modo: come Dio e quelli che
contemplano Dio hanno in sé, nella vera beatitudine, ciò che non hanno
quelli che sono separati da Dio, questo nulla tormenta le anime che sono
all’inferno più della volontà propria o di qualche fuoco. Lo dico in verità:
nella misura in cui il nulla è attaccato a te, in questa stessa misura tu sei
imperfetto. Se dunque volete essere perfetti, dovete essere liberi dal nulla.
Perciò il piccolo testo che vi ho presentato dice: Dio ha inviato il suo unico
Figlio nel mondo. Non dovete intendere come mondo esterno, in quanto
egli mangiava e beveva con noi, ma dovete intenderlo in relazione al
mondo interiore. Così come il Padre, nella sua semplice natura, genera il
Figlio, altrettanto naturalmente lo genera nella parte più intima dello
spirito, e quello è il mondo interiore. Qui il fondo di Dio è il mio fondo, e il
mio fondo il fondo di Dio. Qui io vivo secondo il mio essere proprio, così
come Dio vive secondo il suo essere proprio. Per chi ha gettato anche solo
un istante uno sguardo in questo fondo, per costui mille marchi d’oro
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