Page 6 - Lodi della Vergine Madre
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piace a Dio quell’anima in cui l’umiltà dà pregio alla verginità, e la verginità
adorna l’umiltà. Ma di quanta venerazione pensi che sia degna colei nella quale
l’umiltà è esaltata dalla fecondità, e la maternità consacra la verginità? La senti
proclamare vergine, la senti umile; se non puoi imitare la verginità dell’umile,
imita l’umiltà della vergine. È virtù lodevole la verginità, ma è più necessaria
l’umiltà. La prima è consigliata, l’altra è comandata. Alla prima sei invitato, alla
seconda sei obbligato. Della verginità è detto: Chi può comprendere, comprenda»
(Mt 19, 12); dell’umiltà è detto: Se non diventerete come questo bambino non
entrerete nel regno dei cieli (Mt 18, 3); alla prima è promessa una ricompensa, la
seconda è di stretta necessità. Insomma, puoi salvarti senza verginità; senza
umiltà non lo puoi. Può, dico, piacere l’umiltà che rimpiange la verginità
perduta; ma senza umiltà oso dire che neppure la verginità di Maria sarebbe
stata gradita a Dio: Su chi, dice, si poserà il mio Spirito, se non sull’umile e compunto
di cuore? (Is 66, 2). Sull’umile, ha detto, non sul vergine. Se dunque Maria non
fosse stata umile, non sarebbe disceso in lei lo Spirito Santo. E se non fosse
disceso in lei lo Spirito Santo, neppure avrebbe concepito per opera di Lui.
Come infatti avrebbe concepito da Lui senza di Lui? È dunque chiaro che,
perché essa concepisse per opera dello Spirito Santo, Dio, come essa confessa, ha
riguardato l’umiltà della sua serva (Lc 1, 48), piuttosto che la sua verginità, concepì
però per la sua umiltà. Anzi, è chiaro anche che se la verginità piacque,
certamente fu in vista della sua umiltà.
6. Che ne dici tu che ti insuperbisci della tua verginità? Maria, dimentica di sé,
si gloria della sua umiltà; e tu, trascurando l’umiltà ti vanti della tua verginità?
Dio, dice Maria, ha guardato l’umiltà della sua serva. E chi è questa serva? Una
vergine santa, sobria, devota. Sei forse tu più casto di lei? più devoto? O forse la
tua pudicizia è più gradita della castità di Maria, di modo che per renderti
accetto a Dio senza umiltà ti basti la tua, mentre a Maria non bastò la sua?
Infine, quanto più sei degno di onore per il singolare dono della castità, tanto
maggior danno fai a te stesso per il fatto che ne deturpi lo splendore
mescolandola con la superbia. Al punto che ti converrebbe piuttosto non essere
vergine che insolentire a causa della tua verginità. Non è di tutti la verginità;
molto di meno sono quelli che con essa hanno l’umiltà. Se dunque non puoi se
non ammirare la verginità in Maria, studiati di imitarne l’umiltà, e per te è
sufficiente. Che se sei anche vergine, e sei anche umile, chiunque tu sia, sei
davvero grande.
7. Ma c’è ancora una cosa da ammirare in Maria, la verginità unita alla
fecondità. Non si è mai sentito dire che una donna fosse insieme madre e
vergine. Oh, se riflettessi anche di chi è madre, fin dove salirebbe la tua
ammirazione per la sua grandezza? Non ne concluderesti che la tua
ammirazione non potrà mai essere adeguata? Non la giudicherai forse, anzi la
Verità stessa non la giudicherà degna di essere esaltata al di sopra degli stessi
cori Angelici, lei che ha avuto Dio per figlio? Non osa forse Maria chiamare
figlio colui che è Dio, e Signore degli Angeli? Dice infatti: Figlio, perché ci haifatto