Page 3 - Lodi della Vergine Madre
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Bernardo di Chiaravalle
Lodi della Vergine Madre
PREFAZIONE
La devozione verso la Madonna mi spinge a scrivere qualche cosa, ma le
occupazioni me lo impediscono. Ora però che la malattia non mi consente di
partecipare alla vita comune, non voglio passare in ozio quel po’ di tempo che
ho a disposizione, rubandone magari un poco anche al sonno della notte. Mi
piace pertanto accingermi soprattutto a ciò che spesso da tempo desideravo,
ossia, dire qualcosa in onore della Vergine Madre, commentando quel testo
evangelico in cui san Luca narra la storia dell’Annunciazione del Signore. A
questo lavoro non sono tenuto da alcuna necessità o utilità per i monaci, al
profitto dei quali io sono obbligato a lavorare; tuttavia, dal momento che non
mi sarà impedito per questo di essere sempre a disposizione dei loro bisogni,
ritengo che essi non abbiano motivo di lamentarsi se io soddisfo alla mia
devozione.
OMELIA I
L’Angelo Gabrielefu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, ad
una vergine promessa sposa ad un uomo della casa di David, di nome Giuseppe, e il
nome della vergine era Maria ecc. (Lc 1, 26-27).
1. Perché mai l’Evangelista ha voluto indicare tante cose con il loro nome in
questo passo? Credo che l’abbia fatto perché noi non trascurassimo nulla di
quanto egli con tanta diligenza si è studiato di raccontare. Nomina infatti il
Nunzio che viene inviato e il Signore da cui fu mandato, la Vergine alla quale è
mandato, e anche lo Sposo della Vergine, la discendenza di entrambi, la loro
città e la loro regione. E questo perché? Pensi forse che siano indicazioni
superflue? No, certamente. Se infatti non cade una foglia senza una ragione, né
cade sulla terra un passero all’insaputa del Padre celeste, potrei io forse pensare
che dalla bocca del santo Evangelista sia uscita una parola superflua,
specialmente nel racconto della storia sacra del Verbo (incarnato)? Non lo
penso. Tutte quelle parole infatti sono piene di profondi misteri e spandono una
celeste soavità, a condizione che uno le mediti con diligenza e sappia succhiare