Page 8 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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asteniate;  e  proseguite  sempre  interiormente  sotto  l’occhio  di  Dio.  Quando  si
                  accingete  a  parlare  o  a  rispondere,  se  vi  accorgete  che  la  vostra  immagine  è
                  agitata e che si frappone come un ostacolo tra voi e Dio, dovete arrossirne ed
                  affrettarvi  a  rimettervi  interiormente  alla  sua  presenza  con  uno  sguardo  di
                  semplice contemplazione.
                  Finché riuscite a controllarvi, in modo da poter sempre rientrare interiormente
                  come volete, non avete che da rimanere in pace e vivere senza timore di peccare
                  gravemente.  Per  questo  vi  consiglio  di  avere  in  orrore  e  di  fuggire  la
                  sollecitudine  e  la  preoccupazione  del  cuore,  l’incostanza  e  i  molteplici  difetti
                  degli uomini, soprattutto di quelli che vivono nel mondo, al di fuori di ogni vita
                  spirituale.  Ricercate,  al  contrario,  ed  auguratevi  una  vita  ritirata,  intima,
                  raccolta, ed esercitatevi fino a quando vi sia più facile e più semplice rientrare in
                  voi stessa e guardare con gli occhi dell’intelligenza che tornare fuori e guardare
                  con gli occhi del corpo.
                  Quando dovete  usare  i sensi per la propria utilità  o per quella del prossimo,
                  vegliate  sugli  occhi  e  sulle  orecchie,  in  modo  da  non  accogliere  niente  con
                  piacere, compiacenza ed affetto, che possa gravare nel vostro cuore e frapporsi
                  tra  voi  e  Dio.   Perché  rischiereste  di  lasciarvi  sorprendere  da  un  sentimento
                  disordinato del cuore e di perdere così il controllo di voi stessa, anche la libertà
                  di raccogliervi in Dio, ciò che deve essere la vostra felicità.
                  Controllatevi  pure  nel  bere  e  nel  mangiare,  e  in  tutto  ciò  che  è  necessario  al
                  vostro corpo, per non vivere secondo i desideri della carne e la soddisfazione
                  della natura. Se, in effetti, cercate  piacere  e  godimento in voi stessa o in  una
                  creatura  qualsiasi,  voi  vi  distogliete  e  non  potete  più,  da  questo  momento,
                  vivere per Dio né morire al peccato.
                  Se  vi  sopraggiungono  dei  pensieri  impuri,  sotto  forma  di  sogni  durante  il
                  sonno,  o  all’occasione  di  ciò  che  vedete,  intendete  o  pensate,  o  ancora,  sotto
                  l’influenza del demonio, in modo che vi sentite agitata per le inclinazioni ed i
                  compiacimenti cattivi della natura, fate allora il segno della croce sul cuore, dite
                  un’Ave Maria e pregate Dio che abbia pietà di voi. Implorate anche l’aiuto dei
                  Santi e delle buone anime. Inoltre abbiate davanti agli occhi la gloria di Dio che
                  potreste  perdere,  le  pene  dell’inferno  che  meritereste,  l’offesa  a  Dio,  infine
                  l’allontanamento da lui e dai suoi amici. Così concepirete un timore giustificato
                  e lotterete con vantaggio; confidate nella morte di nostro Signore, nel suo aiuto
                  e nella sua grazia, ed egli non vi abbandonerà. Vincerete allora sicuramente e
                  crescerete sempre di più in grazia e virtù.
                  Quando vi confessate, non è utile dire l’oggetto dei vostri sogni e delle vostre
                  immaginazioni, perché ci sarebbe a volte in convenienza e confusione nel dirlo
                  e nel comprenderlo. D’altronde, sogni e fantasticherie non sono peccati, e nulla
                  può colpire pienamente, perché non ne siamo gli autori; ma dal momento che si
                  prende  coscienza  e  piena  conoscenza  di  questo  piacere,  e  che  ci  si  dimora
                  volontariamente, senza resistenza, il peccato diventa più grave; ma quando si
                  desidera  e  ricerca  questa  soddisfazione  pensando  a  delle  immagini  impure  il
                  peccato è ancora più grave.
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