Page 102 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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perde  se  stesso  e  riceve,  senza  intermediario,  lo  splendore  divino:  e
                  all’istante, diventa lo stesso splendore che esso riceve.
                  Questo misterioso splendore, nel quale si può contemplare tutto ciò che si
                  può desiderare, è così grande che l’amante contemplativo, nel profondo
                  in cui egli riposa, non vede e non sente altro che una incontenibile luce: e
                  scopre che lui stesso è quella luce, attraverso la quale vede, e nient’altro.
                  E questo è come uno diventa vedente nella luce divina. Beati gli occhi che
                  vedono a questo modo, perché posseggono la vita eterna.


                  CAPITOLO 3
                  L’arrivo dello Sposo e l’eterna generazione del Verbo

                  Appena  divenuti  vedenti,  possiamo  contemplare  con  gioia  l’arrivo
                  perpetuo  del  nostro  Sposo;  e  questa  è  la  seconda  cosa  della  quale
                  vogliamo parlare.
                  Che  cosa  è,  di  grazia,  questo  arrivo  perpetuo  del  nostro  Sposo?  È  una
                  generazione, una nuova illuminazione, che non s’interrompe mai. Il suolo
                  dal quale zampilla lo splendore e che è lo stesso splendore, è pieno di vita
                  e  di  fecondità.  Perciò  la  rivelazione  della  luce  eterna  si  rinnova
                  incessantemente nelle  intime  profondità  dello spirito. Ecco, qui bisogna
                  che cessino tutte le azioni della creatura e tutti gli esercizi di virtù, perché
                  qui Dio genera se stesso nella parte più nobile dello spirito e qui non c’è
                  altro che perpetua e intensa contemplazione di questa luce, a mezzo della
                  stessa  luce  e  dentro  di  essa.  E  l’arrivo  dello  Sposo  è  così  veloce  e
                  repentino che, in realtà, Egli viene sempre e sta sempre dentro, e per di
                  più con immense ricchezze; sta sempre venendo di nuovo personalmente,
                  incessantemente, e con tale novità di splendore, come se non ci fosse mai
                  stato  prima.  Il  suo  arrivo  è  un  eterno  Eccomi,  fuori  del  tempo,  e  viene
                  accolto con desiderio sempre nuovo e nuova gioia. La delizia e la gioia
                  che  lo  Sposo  porta  con  Sé  quando  viene,  sono  decisamente  immense  e
                  infinite, perché sono Lui stesso. E per questo motivo, gli occhi con i quali
                  lo spirito fissa e contempla lo Sposo sono sempre aperti e spalancati e non
                  si chiudono mai. La contemplazione intensa, con la quale lo spirito fissa la
                  misteriosa  rivelazione  di  Dio,  rimane  fissa,  e  la  capacità  dello  spirito
                  verso lo Sposo che arriva, cresce tanto ch’esso ha la sensazione di essersi
                  trasformato  nella  stessa  vastità  che  sta  contemplando.  In  questo  modo
                  Dio viene visto e compreso attraverso Dio, nel  quale sta tutta la nostra
                  salvezza e gioia. E questo è il secondo punto: come possiamo accogliere in
                  noi continuamente l’arrivo perpetuo del nostro Sposo.
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