Page 105 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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e la gloria di Dio potrebbe penetrarci meglio con i suoi raggi. Questo è il
                  modo  più  eccellente  di  tutti,  che  ci  trasforma  nel  divino  splendore.  E
                  l’anima  contemplativa,  attraverso  l’amore  fruitivo,  trascende  l’essenza
                  creata e trova e gusta la gioia che è Dio stesso e che Egli diffonde nelle
                  pieghe  più  remore  dello  spirito,  dove  lo  spirito  ottiene  una  certa
                  somiglianza della divina nobiltà.


                  CAPITOLO 5
                  L’intimo incontro dello spirito con lo Sposo

                  Quando  il  contemplativo  ritrova,  nel  modo  che  abbiamo  detto,  la  sua
                  immagine  e  in  questa  purezza  e  sincerità  penetra  attraverso  il  Figli  nel
                  seno del Padre, e vi si stabilisce, è già illuminato dalla divina verità e gli si
                  rinnova d’ora in ora la divina generazione e, a seconda della luce, entra
                  nella  divina  contemplazione.  E  qui  abbiamo  il  quarto  tempo,  cioè
                  l’incontro d’amore con Dio, nel Quale consiste principalmente la suprema
                  nostra  salvezza  e  gioia.  Qui  è  il  caso  di  ricordare  che  il  Padre  celeste,
                  come principio vivente, con tutto ciò che vive in Lui, è attivamente rivolto
                  verso  suo  Figlio,  come  verso  la  sua  stessa  eterna  Sapienza,  e  la  stessa
                  Sapienza, e tutto ciò che vive in Essa, è volta indietro verso il Padre, che è
                  la fonte donde essa è venuta; ed in questo mutuo incontro tra il Padre e il
                  Figlio  sussiste  la  Terza  Persona,  che  procede  dal  Padre  e  dal  Figlio,  lo
                  spirito  Santo,  che  è  l’amore  di  ambedue,  ed  è  una  cosa  sola  con  Loro
                  nell’identità della natura. E questo Amore, o Carità, abbraccia e pervade il
                  Padre, il Figlio e tutto ciò che vive in Esso con tanta pienezza di ricchezza
                  e  di  gioia,  che  ogni  creatura  rimane  muta  di  stupore  a  vederle,  perché
                  l’incontenibile meraviglia che è in questo Amore trascende eternamente
                  la comprensione di tutte le creature. Quando lo spirito comprende e gusta
                  tali stupende meraviglie, senza stupore, è segno che è stato sollevato al di
                  sopra di se stesso, che è stato fatto una cosa sola con lo spirito di Dio, che
                  vede e gusta senza limiti, in modo quasi divino, la ricchezza che  è Dio
                  stesso, nell’unità di quell’abisso della vita, dove esso possiede se stesso,
                  secondo ciò che c’è d’increato in lui.
                  Questo  delizioso  e  divino  incontro  si  rinnova  attivamente  in  noi  senza
                  interruzione. Perché il Padre si dà nel Figlio e il Figlio si dà nel Padre, e
                  questo  con  una  mutua  gioia  eterna  e  in  un  abbraccio  pieno  d’amore.  E
                  questo  si  rinnova  ogni  momento  nel  vincolo  dell’Amore.  infatti  come
                  Padre, senza sosta, contempla sempre come la prima volta tutte le cose
                  nella  generazione  del  Figlio,  così  anche  dal  Padre  e  dal  Figlio  nella
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