Page 7 - Lettere
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movimento dalla  fornicazione,  allora lo  Spirito  istruisce l’intelletto
                  che discerne tre diversi moti e gioisce di essere purificato.
                  Lo Spirito col suo aiuto e con la sua potenza spegne le passioni; lo
                  stesso  Spirito  dà  pace  a  tutto  il  corpo  e  frena  i  moti  passionali.  E
                  quanto  dice  Paolo:  «Mortificate  quella  parte  di  voi  che  appartiene

                  alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi» (Col 3,5)
                  e via di seguito. Poi l’intelletto, unificato dalla potenza dello Spirito,
                  costringe  i  piedi,  se  non  procedevano  sulla  via  della  salvezza  che
                  porta  a  Dio,  a  camminare  secondo  la  volontà  dello  Spirito  perché
                  compiano  opere  migliori  e  tutto  il  corpo  sia  trasformato  e
                  sottomesso alla potenza dello Spirito. E quel corpo, secondo me, ha

                  già  ricevuto  parzialmente  quel  corpo  spirituale  che  riceverà  nella
                  risurrezione  dei  giusti.  Ho  trattato  delle  malattie  dell’anima  che,
                  penetrate  nel  corpo,  lo  sconvolgono  perché  l’anima  ha  fatto  da
                  guida agli spiriti maligni facendoli operare nelle membra del corpo.
                  Ma  l’anima,  secondo  me,  ha  anche  altre  passioni  che  le  derivano

                  dall’esterno;  quali  siano,  le  esamineremo  ora.  La  superbia,  per
                  esempio,  trae  la  sua  origine  dall’esterno,  come  la  presunzione,
                  l’orgoglio,  l’odio,  l’invidia,  l’ira,  la  pusillanimità,  l’impazienza  e
                  altre passioni di minor conto. Chi con tutto il cuore si affida a Dio,
                  riceverà  dal  Signore,  che  è  bontà,  lo  Spirito  di  conversione  e  lo
                  Spirito,  a  sua  volta,  gli  farà  conoscere  i  suoi  mali  perché  si  possa
                  pentire. I nemici però si adoperano per impedirgli di far penitenza,

                  lo tentano e non gli consentono di pentirsi: ma se egli si mantiene
                  saldo  e  obbedisce  allo  Spirito  che  lo  istruisce  sul  modo  di  far
                  penitenza, allora il Creatore ha misericordia delle sue fatiche fisiche,
                  dei  suoi  prolungati  digiuni,  delle  sue  lunghe  veglie,  delle  sue
                  meditazioni sulla parola divina, delle sue continue preghiere, della

                  sua rinuncia al mondo e alle opere umane, della sua umiltà, della
                  sua  povertà  di  spirito.  Allora  il  Dio  di  bontà,  vedendo  la  sua
                  perseveranza in tutte queste cose e la sua pazienza nelle tentazioni,
                  ha pietà di lui e lo aiuta.




                                              Seconda lettera
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