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Antonio
abate
Le Lettere
Prima Lettera
1. Prima di ogni cosa, cari figli, Antonio vi saluta nel Signore. Credo
che uomini e donne, che la grazia di Dio chiama alla predicazione
per mezzo del Verbo, appartengano a tre generi di persone. Il primo
è costituito da coloro che sono chiamati dalla legge naturale
dell’amore posta fin dalla creazione nella loro anima. Quando sono
stati toccati dalla parola di Dio, senza alcun indugio, l’hanno seguita
sollecitamente. Così accadde per il nostro progenitore Abramo.
Quando No vide che egli l’amava per la. legge naturale dell’amore,
gli apparve e gli disse: «Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e
dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò» (Gen 12,1).
Abramo senza alcuna esitazione si mostrò pronto alla chiamata. Egli
è stato la figura della prima vita di questa istituzione che ancora
oggi dura in quanti seguono le sue orme: se si adoperano con zelo
cercando il timore di Dio nella pazienza e nella pace, ricevono lode
per il loro comportamento perché disposti a seguire l’amore di Dio.
Questo è il primo genere di vocazione.
Ecco il secondo: alcuni sentono che la legge scritta afferma che vi
sono supplizi di ogni specie per i peccatori e sante promesse per
coloro che portano frutto nel timore di Dio. Questa testimonianza
della legge desta in loro il pensiero di obbedire alla vocazione. Così
attestò Davide: «La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima»
(Sal 18,8) e ancora: «La tua parola nel rivelarsi illumina, dona