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saggezza ai semplici» (Sal 118,130). Non mancano molti altri passi,
ma non possiamo citarli tutti.
Infine, il terzo genere di vocazione. Alcuni dapprima sono stati duri
di cuore e hanno perseverato nel peccato, ma Dio, per la sua
misericordia, manda loro delle prove per emendarli perché, vinti da
queste prove, abbiano coscienza delle loro colpe, si pentano, si
convertano, ascoltino la parola, se si sono pentiti sinceramente, e
compiano anch’essi opere meritevoli come quelli di cui abbiamo
parlato prima. Questi sono i tre modi con cui gli uomini si
incamminano sulla strada della conversione fino a ottenere la grazia
e la vocazione di figli di Dio.
2. Credo che alcuni hanno intrapreso il cammino con tutto il cuore e
si sono disposti ad affrontare tutte le lotte del nemico fino a sconfig-
gerlo; lo Spirito Santo li chiama in precedenza per rendere leggera la
battaglia e dolci le fatiche della conversione e impone loro una
misura stabilita per la penitenza del corpo e dell’anima fino a
insegnare loro la via che porta a Dio creatore. E Dio fa violenza, per
così dire, all’anima e al corpo perché entrambi siano puri e degni
allo stesso modo di diventare eredi.
Il corpo diventa puro mediante molti digiuni e veglie, l’anima
mediante la preghiera e ogni altra cosa che stronca il desiderio della
carne. Lo Spirito di conversione guida costoro e li mette alla prova
perché il nemico non li faccia retrocedere. Lo Spirito, poi, che guida
le anime comincia ad aprire gli occhi dell’anima perché anch’essa si
converta e diventi pura. Allora l’intelletto discerne l’anima dal corpo
e lo Spirito gli insegna la purificazione dell’anima e del corpo per
mezzo della penitenza. L’intelletto è istruito dallo Spirito e guida
ogni nostro moto dell’anima e del corpo e lo rende puro. Lo Spirito
discerne tutti i frutti della carne, caratteristici di ogni membro, e che
furono la causa della prima trasgressione e riporta ogni membro del
corpo alla primitiva condizione. Lo Spirito non ha nulla di estraneo
che gli derivi dal nemico. E il corpo è sottomesso all’intelletto e
istruito dallo Spirito, come afferma l’apostolo Paolo: «Tratto dura-
mente il mio corpo e lo trascino in schiavitù» (1 Cor 9,27).
L’intelletto, infatti, si è purificato dai cibi, dalle bevande, dal sonno e
per sempre da tutte le passioni e, in virtù della sua purezza, si è
liberato da ogni rapporto naturale.