Page 50 - La nube della non conoscenza
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sua  grazia,  purifica  queste  persone  nello  spirito,  attraverso  dolci  emozioni  e
                  lacrime soavi di tal genere.
                  D’altra  parte,  ci  sono  anche  delle  persone  dallo  spirito  così  forte,  che  sanno
                  trovare sufficiente conforto all’interno delle loro anime, nell’offrire questo pio e
                  umile slancio d’amore e quest’accordo di volontà, tanto che non hanno neanche
                  bisogno del conforto di soavi emozioni e dolci sentimenti.
                  Quale delle due categorie è più santa o più cara a Dio, la prima o la seconda?
                  Dio solo lo sa, io no di certo.

                                                     CAPITOLO 51
                     Bisogna stare molto attenti a non intendere in senso materiale quel che vien
                         detto in senso spirituale, in particolare le parole «dentro» e «in alto»

                  Perciò abbandonati umilmente a questo cieco slancio d’amore che si trova nel
                  tuo cuore. Naturalmente, non intendo il tuo cuore fisico, ma quello spirituale,
                  cioè la tua volontà. E sta’ ben attento a non interpretare in senso materiale quel
                  che  vien  detto  in  senso  spirituale.  In  verità  ti  dico  che  i  pensieri  materiali  e
                  carnali di menti curiose, o comunque fervide d’immaginazione, sono causa di
                  molti errori.
                  Un  esempio  a  questo  proposito  lo  puoi  trovare  quando  ti  ho  detto  di
                  nascondere a Dio il tuo desiderio, almeno per quel che ti è possibile. Infatti, se
                  per  caso  ti  avessi  detto  di  rivelare  a  Dio  il  tuo  desiderio,  forse  avresti
                  interpretato la mia affermazione in maniera più letterale di quanto tu non faccia
                  ora,  quando  ti  dico  di  nasconderlo.  E  tu  sai  bene  che  una  cosa,  quando  la  si
                  nasconde volutamente, viene ricacciata e riposta nelle profondità dello spirito.
                  Ne segue che è estremamente necessario fare molta attenzione nell’interpretare
                  le parole che sono dette con intendimento spirituale, così da poterle recepire nel
                  loro vero senso, che è quello spirituale, e non materiale. In modo particolare,
                  bisogna stare attenti a non fraintendere queste due parole: «dentro» e «in alto»,
                  perché  in  tal  caso  derivano,  a  mio  parere,  molti  errori  e  illusioni  per  chi  si
                  propone  di  diventare  contemplativo.  Io  ne  so  qualcosa  per  esperienza,  e
                  qualcos’altro per sentito dire. E ora credo proprio di doverti parlare un poco di
                  queste illusioni.
                  Un giovane discepolo che ha appena lasciato il mondo e si è messo alla scuola
                  di  Dio,  per  il  semplice  fatto  di  essersi  dedicato  per  un  poco  di  tempo  alla
                  preghiera e alla penitenza (seguendo così il consiglio del suo confessore), pensa
                  di  essere  già  in  grado  di  sobbarcarsi  il  lavoro  della  contemplazione.  Ne  ha
                  sentito parlare o leggere da altri, o ha letto qualcosa egli stesso. Orbene, quando
                  lui o altre persone di questo genere leggono o sentono qualche descrizione del
                  lavoro  spirituale  e  in  particolare  come  un  uomo  debba  «rientrare  dentro  se
                  stesso» o ancora come debba «arrampicarsi al di sopra di se stesso» —, subito,
                  per via della loro cecità spirituale e della visione angusta e distorta della loro
                  mente, fraintendono queste parole e pensano di essere chiamati a un tale lavoro
                  dalla grazia, dal momento che sentono dentro di sé un innato desiderio per le
                  realtà mistiche.
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