Page 49 - La nube della non conoscenza
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con Dio, e una sorta d’appagamento e di contentezza che senti nella tua volontà
per tutto quello che egli fa.
Questa retta intenzione è la sostanza della perfezione. Per quanto possano
essere sante, tutte le dolcezze e le consolazioni, sia fisiche che spirituali, non
sono che accidenti al suo confronto, e non fanno altro che dipendere da questa
retta intenzione. Accidenti li chiamo, perché possono esserci o meno senza che
la perfezione ne risenta. Naturalmente, mi riferisco a questa vita, perché non
sarà così nella beatitudine celeste, dove tali dolcezze saranno unite in maniera
inseparabile alla loro sostanza, così come il corpo in cui operano attualmente
sarà unito all’anima. E così la loro sostanza qui in terra non è altro che una retta
intenzione del tutto spirituale. E son proprio certo che chi giunge alla
perfezione di questo volere, per quel che è possibile quaggiù, è ugualmente
contento e felice quando ha le dolcezze e consolazioni che possono capitare
all’uomo in questa vita, come quando non le ha, se tale è la volontà di Dio.
CAPITOLO 50
L’amore casto; alcuni provano tali consolazioni solo di rado,
altri invece con grande frequenza.
Di qui puoi vedere come dobbiamo concentrare tutta la nostra attenzione su
quest’umile slancio d’amore che si trova nella nostra volontà. Invece, nei
riguardi di tutte le altre forme di consolazione spirituale o materiale, per quanto
possano essere sante e piacevoli, dobbiamo mostrare, se è consentito dirlo, una
sorta di indifferenza.
Se vengono, accoglile. Ma non dipendere eccessivamente da esse, perché
potresti indebolirti per niente; dovresti pagare un prezzo troppo alto per
gustare a lungo quelle dolci emozioni e quelle lacrime così soavi. E può anche
darsi che ti senta spinto ad amare Dio per causa loro. Ecco come puoi essere
certo di questo difetto: se ti lamenti in maniera eccessiva quando esse non ci
sono. Se le cose stanno a questo modo, allora il tuo amore non è ancora né casto
né perfetto.
L’amore casto e perfetto, se anche soffre perché per il momento il corpo non
può godere o aver conforto dalla presenza di tali emozioni e lacrime soavi,
tuttavia non si lamenta in alcun modo per la loro mancanza; al contrario, è ben
contento di non averle, se questa è la volontà di Dio. Va però notato che in
alcune persone la contemplazione è normalmente accompagnata da
consolazioni di questo tipo; in altre, invece, rappresentano un caso rarissimo.
Tutto questo rientra nell’ordinato disegno di Dio e risponde al bene e ai bisogni
di ogni singola persona.
Ci sono, infatti, degli uomini così deboli e, sensibili nello spirito, che se non
fossero in qualche modo confortati da tali consolazioni, non riuscirebbero
assolutamente a sopportare e a sostenere le diverse tentazioni e tribolazioni a
cui sono sottoposti nel corso della loro vita, e che provengono dai nemici del
corpo e dell’anima. Altri, invece, sono così deboli di costituzione, che non
possono fare delle grandi penitenze per purificarsi. Allora nostro Signore, per