Page 46 - La nube della non conoscenza
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Signore, e non afferrarla come un levriero vorace, per quanto grande e acuta sia
                  la tua fame.
                  E se posso darti questo consiglio a mo’ di gioco, io ti inviterei a mascherare più
                  che puoi quell’impulso impetuoso e violento che senti nel tuo spirito, come se
                  tu  non  volessi  in  alcun  modo  far  sapere  a  Dio  il  tuo  ardente  desiderio  di
                  vederlo,  di  possederlo,  di  sentirlo.  Forse  tu  pensi  che  io  stia  parlando  in
                  maniera  infantile  e  scherzosa.  Ma  io  ti  dico,  in  verità,  che  chiunque  avrà  la
                  grazia  di  mettere  in  pratica  il  mio  consiglio,  si  renderà  conto  di  fare  un
                  bellissimo gioco con lui, come fa il papà con il suo bambino quando lo bacia e lo
                  stringe al petto, e grande sarà la sua felicità per tutto questo.

                                                     CAPITOLO 47
                     Un buon insegnamento sulla purezza di spirito necessaria in questo lavoro:
                  l’anima rivela il suo desiderio in una certa maniera a Dio, e in maniera del tutto
                                                  differente all’uomo.

                  Non  devi  meravigliarti  se  uso  questo  linguaggio  infantile,  che  può  apparire
                  anche insensato o comunque niente affatto appropriato. Lo faccio per diversi
                  motivi, e poi perché mi sembra che già parecchie volte ho avvertito il bisogno di
                  sentire,  pensare  e  parlare  in  questi  termini  ad  altri  miei  intimi  amici  in  Dio,
                  proprio come ora nei tuoi confronti.
                  Ecco  uno  dei  motivi per  cui  ti  invito  a  nascondere  a  Dio  il  desiderio  del tuo
                  cuore:  secondo  me,  lo  si  porta  a  sua  conoscenza  ancor  più  chiaramente
                  nascondendolo, che non mettendolo in mostra in un modo o nell’altro. E questo
                  atteggiamento  è  anche  più  vantaggioso  per  te,  perché  appaga  prima  il  tuo
                  desiderio.
                  C’è  anche  un  altro  motivo:  con  una  rivelazione  occulta  di  tal  genere  vorrei
                  sottrarti  alla  violenza  e  superficialità  dell’emozione  fisica,  per  condurti  alla
                  purezza  e  profondità  dell’esperienza  spirituale.  E  così,  in  definitiva,  vorrei
                  aiutarti a stringere quel legame spirituale di amore ardente tra te e Dio, in unità
                  di spirito e armonia di volontà.
                  Tu sai bene che Dio è spirito; ora, chiunque vuol diventare una sola cosa con
                  lui, deve farlo nella verità e nella profondità dello spirito, ben lontano da ogni
                  apparenza o immaginazione corporea. È ben vero che non c’è cosa, materiale o
                  spirituale, che Dio non conosca, e che niente può restargli nascosto. Ma poiché è
                  spirito,  ciò  che  è  nascosto  nel  profondo  dello  spirito  umano,  Dio  lo  conosce
                  ancor più chiaramente e per lui è ancor più in vista che non qualsiasi altra realtà
                  materiale. Per sua natura ogni realtà materiale è più lontana da Dio di qualsiasi
                  realtà spirituale. Per questo motivo il nostro desiderio, durante tutto il tempo in
                  cui  si  accompagna  a  elementi  di  natura  fisica  —  come  avviene  quando
                  mettiamo  contemporaneamente  sotto  sforzo  e  in  tensione  il  nostro  corpo  e  il
                  nostro spirito —, è più lontano da Dio di quanto non sarebbe se scaturisse da
                  maggior devozione e ardore, ma in sobrietà, purezza e profondità di spirito.
                  Ed  eccoti  qui  spiegato,  almeno  in  parte,  il  motivo  per  cui  ti  consiglio  di
                  mascherare  e  nascondere  a  Dio,  un  po’  come  fanno  i  bambini  a  nascondino,
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