Page 6 - L'uniformità alla volontà di Dio
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ita  factum  est:  sit  nomen  Domini  benedictum.  (ibid)  Non  bisogna  dunque  prendere  i
                  travagli, che ci avvengono, come succeduti a saco, o per sola colpa degli uomini, bisogna
                  star persuaso, che quanto ci accade, tutto accade per volontà divina: quicquid hic accedit
                  contra voluntatem nostram, noveris non accidere nisi de voluntate Dei. (D. August. in Ps.
                  148. Epitetto, ed Atone, Rosweid. l.1), felici Martiri di Gesù Cristo, posti dal Tiranno alla
                  tortura,  stracciati  con  uncini  di  ferro,  brustoliti  con  torce  ardenti,  altro  non  diceano:
                  Signore, si faccia in noi la tua volontà. E giunti al luogo del supplicio, proferirono ad alta
                  voce: Siate benedetto, o Dio eterno, poiché la vostra volontà è stata in noi adempita in
                  tutto.


                  Narra Cesario (lib. 10, c.6) che un certo Religioso, benchè non fosse punto differente
                  dagli altri nell’esterno, non però era giunto a tal santità, che col solo tatto delle sue vesti
                  guariva gl’infermi. Il suo Superiore di ciò maravigliandosi gli disse un giorno, come mai
                  facesse tali miracoli, non facendo una vita più esemplare degli altri. Quegli rispose, che
                  ancor esso se ne maravigliava, e che non ne sapeva il perché. Ma qual divozione voi
                  praticate, ripigliò l’Abbate? Rispose il buon Religioso ch’ egli niente o poco faceva, se
                  non che aveva sempre avuta un gran cura di volere solo ciò, che Dio voleva, e che il
                  Signore gli aveva fatta questa grazia, di tenere abbandonata la sua volontà totalmente in
                  quella di Dio. La prosperità (disse) non mi solleva, nè l’avversità mi abbatte, perché io
                  prendo ogni cosa dalle mani di Dio, ed a questo fine tendono tutte le mie orazioni, cioè,
                  che la sua volontà perfettamente in me si adempia. E di quel danno (ripigliò il Superiore),
                  che l’altr’ jeri ci fece quel nostro nemico in toglierci il nostro sostentamento, mettendo
                  fuoco  al  podere  dov’  erano  le  nostre  biade,  i  nostri  bestiami,  voi  non  aveste  alcun
                  risentimento? No, Padre mio, egli rispose; ma al contrario ne rendei grazie a Dio, come lo
                  soglio fare in simili accidenti, sapendo che Dio tutto fa, o permette per gloria sua, e per
                  nostro maggio bene, e con ciò vivo sempre contento per ogni cosa, che avviene. Ciò
                  inteso l’Abbate, vedendo in quell’anima tanta uniformità alla volontà divina, non restò
                  più maravigliato, che facesse sì gran miracoli.





                  Chi fa così, non solo si fa santo, ma gode ancora in terra una pace perpetua. Alfonso il
                  grande  (Panorm.  in  Vita)  Re  di  Aragona,  Principe  savissimo,  interogato  un  giorno,
                  qual’uomo stimasse più felice in questo mondo? Rispose, quello il quale si abbandona
                  nella  volontà  di  Dio,  e  che  riceve  tutte  le  cose  prospere,  ed  avverse  dalle  sue  mani.
                  Diligentibus  Deum  omnia  cooperantur  in  bonum.  (Rom  8)  Gli  amanti  di  Dio  vivon
                  sempre contenti, perché tutto il loro piacere è di adempire anche nelle cose contrarie la
                  divina volontà; onde gli stessi travagli si convertono loro in contenti, pensando che con
                  accettarli dan gusto al loro amato Signore: Non contristabit justum quidquid ei acciderit.
                  (Prov 10.11) Ed in fatti qual maggior contento può mai provare un uomo, che in veder
                  adempiuto quanto egli vuole? Or quando alcuno non vuole se non quello, che vuole Dio,
                  avvenendo già sempre tutto ciò, che avviene nel mondo (fuori del peccato) per volontà di
                  Dio,  avviene  in  conseguenza  quanto  esso  vuole.  Si  narra  nelle  Vite  de’  Padri  d’un
                  contadino, i cui terreni rendeano maggior frutto degli altri; dimandato questi, come ciò
                  accadesse, rispose, che di ciò non si maravigliassero, perch’ egli avea sempre i tempi,
                  come li voleva; e come? Sì, replicò, perché io non voglio altro tempo, se non quello, che
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