Page 11 - Il grande segreto per diventare santo
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1) – Darci così a Gesù per mezzo dì Maria è imitare Dio Padre, il quale ci ha dato il suo
                  Figlio solo per mezzo di Maria, e solo per mezzo di Lei ci comunica le sue grazie. È
                  imitare Dio Figlio, il quale è venuto a noi solo per mezzo di Maria, e, avendoci dato
                  l’esempio affinché facessimo come Egli ha fatto, ci ha sollecitati ad andare a Lui per lo
                  stesso mezzo con cui Egli è venuto a noi, cioè Maria. È imitare lo Spirito Santo, il quale
                  soltanto per mezzo di Maria ci elargisce le sue grazie e i suoi doni. Non è forse giusto, –
                  dice San Bernardo–, che la grazia ritorni al suo Autore dallo stesso canale per il quale è
                  venuta a noi?

                  È onorare Gesù

                  36. 2) – Andare a Gesù per mezzo di Maria è onorare veramente Nostro Signore Gesù
                  Cristo, perché è riconoscere che non siamo degni di accostarci direttamente da noi stessi
                  alla sua infinita santità, a causa dei nostri peccati, e insieme che abbiamo bisogno di
                  Maria, sua santa Madre, perché sia nostra Avvocata e nostra Mediatrice presso di Lui, che
                  è nostro Mediatore. È nello stesso tempo accostarci a Lui come a Mediatore nostro ed a
                  nostro  Fratello,  ed  umiliarci  davanti  a  Lui  come  davanti  al  nostro  Dio  ed  il  nostro
                  Giudice: in una parola, è praticare l’umiltà che rapisce sempre il cuore di Dio.

                  È il mezzo di purificare e di abbellire le nostre buone azioni

                  37. 3) – Consacrarci così a Gesù per mezzo di Maria, è mettere nelle mani di Maria le
                  nostre buone opere, le quali, benché sembrino buone, sono spesso macchiate e indegne
                  degli sguardi e del compiacimento di quel Dio, davanti al quale le stelle stesse non sono
                  pure.  Preghiamo  questa  buona  Madre  e  Padrona  affinché,  avendo  accettato  il  nostro
                  misero dono, lo  purifichi, lo  santifichi,  lo  nobiliti e l’abbellisca in  modo  da renderlo
                  degno di Dio. Davanti a Dio, il Padre di famiglia, tutti i frutti della nostra anima hanno
                  meno valore per attirarci la sua amicizia e la sua grazia, di quanto non ne avrebbe davanti
                  al re la mela bacata di un povero contadino, colono di Sua Maestà, per pagare il proprio
                  affitto. Che cosa farebbe il meschino, se fosse intelligente e sapesse di essere ben voluto
                  dalla regina? Non metterebbe forse la sua mela nelle mani di lei? e questa, sia per bontà
                  verso il povero contadino, sia per rispetto verso il re, non toglierebbe forse dalla mela
                  quello che vi fosse di difettoso e di guasto, mettendola poi sopra un vassoio d’oro, ornato
                  di fiori? E il re potrebbe non accettarla, anche con gioia, dalle mani della regina, che
                  vuole così bene a quel contadino? Se vuoi offrire qualche piccolo dono a Dio, – dice San
                  Bernardo mettilo nelle mani di Maria, a meno che non t’importi di essere respinto.


                  Perché senza Maria le nostre azioni valgono ben poco
                  38. Dio mio! com’è poca cosa quello che facciamo! Ma mettiamolo in mano a Maria con
                  questa devozione; e quando ci saremo dati interamente a Maria, tanto quanto è possibile,
                  spogliandoci  di  tutto  in suo  onore, Ella sarà  infinitamente più  generosa  verso di  noi,
                  poiché «per un uovo ci darà un bove» comunicandosi a noi con tutti i suoi meriti e tutte le
                  sue virtù, mettendo i nostri meschini doni nel piatto d’oro della sua carità, rivestendoci,
                  come Rebecca fece con Giacobbe, dei begli abiti del suo Primogenito ed unico Figlio,
                  Gesù Cristo, cioè dei meriti di Lui, che Ella tiene a sua disposizione; e così, dopo esserci,
                  spogliati di tutto per onorarla quali suoi domestici e suoi schiavi, avremo doppia veste:
                  «Tutti i suoi familiari hanno doppia veste»: vesti, ornamenti, profumi, meriti e virtù di




                  LUIGI MARIA GRIGNON DI MONFORT – Il grande segreto…                           pag. 9 di 19
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