Page 9 - Il grande segreto per diventare santo
P. 9

26. La seconda devozione consiste nel nutrire per la Vergine sentimenti più perfetti di
                  stima, d’amore, di confidenza e di venerazione. Essa porta ad entrare nelle Confraternite
                  del Rosario, dello Scapolare, a recitare la Corona o il Rosario, ad onorare le immagini e
                  gli altari di Maria, ad esaltarne le grandezze e ad iscriversi nelle sue Congregazioni. E
                  questa devozione, se si sta lontani dal peccato, è buona. santa e lodevole: però non è tanto
                  perfetta e tanto capace di ritirare le anime dalle creature e di distaccarle da se stesse per
                  unirle a Gesù Cristo.

                  La devozione perfetta: la Santa Schiavitù d’amore
                  27. La terza devozione a Maria Santissima, conosciuta e praticata da ben poche persone, è
                  questa che sto per rivelarti, o anima predestinata.


                  B)  NATURA  E  PORTATA  DELLA  VERA  DEVOZIONE  A  MARIA,  DELLA
                  «SANTA SCHIAVITÙ D’AMORE»

                  Natura di questa devozione:
                  Consacrazione a titolo di Schiavo d’amore, e Vita d’unione a Maria

                  28. Essa consiste nel darsi interamente, come schiavo, a Maria e, per mezzo di Maria, a
                  Gesù: poi, nel far tutto con Maria, in Maria, per mezzo di Maria e per Maria. Mi spiego:

                  Portata di questo sacrificio: è il totale abbandono di sé fra le mani di Maria
                  29.  Bisogna  scegliere  un  giorno  importante  per  darsi,  consacrarsi  e  sacrificare
                  volontariamente e per amore, non per forza, interamente, senza riserva alcuna, il proprio
                  corpo e la propria anima; i propri beni esterni di fortuna, come la casa, la famiglia, le
                  rendite; i propri beni interni dell’anima, cioè i meriti, le grazie, le virtù e le soddisfazioni.
                  Qui è il caso di notare che con questa devozione si sacrifica a Gesù per mezzo di Maria
                  tutto quanto un’anima ha di più caro e di cui nessun Ordine religioso esige il sacrificio,
                  cioè il diritto che abbiamo di disporre di noi stessi e del valore delle proprie preghiere,
                  elemosine, mortificazioni e soddisfazioni; di modo che se ne lascia l’intera disposizione
                  alla Santissima Vergine, perché l’applichi a suo piacere e alla maggior gloria di Dio, che
                  Ella sola conosce in modo perfetto.

                  Maria diventa padrona del valore delle nostre opere
                  30. Lasciato così a disposizione de Lei ogni valore soddisfattorio ed impetratorio delle
                  nostre buone opere, fatta cioè una tale offerta, sebbene non legati da alcun voto, non si è
                  più padroni di tutto il bene che compiamo; e la Santissima Vergine può applicarlo, ora ad
                  un’anima  del  Purgatorio,  per  suffragarla  o  liberarla,  ora  ad  un  misero  peccatore  per
                  convertirlo.

                  31. Con questa devozione, si mettono i propri meriti nelle mani della Vergine, ma solo
                  perché Lei li custodisca, li aumenti, li abbellisca, non potendo noi comunicarci a vicenda,
                  né i meriti della grazia santificante, né quelli della gloria. Le si danno invece tutte le
                  preghiere  e  buone  opere,  in  quanto  sono  impetratorie  e  soddisfattorie,  affinché  le
                  distribuisca e applichi a chi le piacerà. Che se, dopo esserci in tal modo consacrati alla
                  Santissima Vergine, vorremo sollevare qualche anima dal Purgatorio, salvare qualche
                  peccatore, sostenere con le nostre preghiere, le nostre elemosine, le nostre mortificazioni,




                  LUIGI MARIA GRIGNON DI MONFORT – Il grande segreto…                           pag. 7 di 19
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14