Page 98 - Cristianesimo vissuto
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molto ricca di tutte le qualità di medicine. Non ci sono malattie nelle
anime che non vi possan trovare i rimedi convenienti. Ciò vuol forse dire
che occorra sovraccaricarsi di queste pratiche? Dimmi, quando vai in una
farmacia, compri forse tutte le medicine che vi si trovano? Ti basta
pigliare quelle di cui hai bisogno. Fa' qui lo stesso.
Anzitutto è necessario cercare un vero farmacista e diffidare dei
ciarlatani, che non sono, rari oggigiorno, per l'anima come per il corpo. La
Chiesa è la sola farmacia riconosciuta da Dio, per distribuire i veri rimedi
delle anime. Sii dunque implacabile nel tener lontani da te, come rimedi
da ciarlatani, tutte le invenzioni fantastiche delle divozioni non
approvate. Tu mi comprendi, ed è questa una raccomandazione
importante.
Adesso, nella farmacia del buon Dio, scegli i che rimedi che fanno per
l'anima tua. - Quali? mi dirai. - Ecco. Vi sono esercizi obbligatorii, la
Messa nei giorni festivi, quegli atti indispensabili che ogni cristiano deve
fare di tanto in tanto, cioè, gli atti di fede, di speranza e di carità, la
confessione annuale, la comunione pasquale, ecc. In questo non si deve
avere nessuna esitazione, perché da ciò dipende in modo assoluto la tua
salute spirituale. Sono rimedi di cui la vita d'un cristiano non può far a
meno sotto pena di perire.
Altri esercizi sono di consiglio, come le preghiere del mattino e della
sera, i vespri della domenica, la celebrazione delle feste non comandate,
la frequenza più assidua dei Sacramenti, la devozione a Nostro Signore,
alla S. Vergine ed ai Santi, la meditazione, l'esame, ecc. Qui per fare la tua
scelta e trovare la giusta misura, hai già bisogno del consiglio del tuo
medico. Sai chi è il medico dell'anima tua? Il Direttore della tua coscienza,
che tu devi consultare, perché a lui spetta il dirti quello che conviene ai
tuoi bisogni presenti.
Ma soprattutto bisogna consultarlo per la terza categoria di rimedi, di
quelli, cioè che sono puramente facoltativi. Sentirai raccomandare
un'infinità di pratiche e devozioni, di quelle, s'intende, che sono
approvate: delle altre ho già detto quello che si meritano e non ne parlo
più. Su questo punto tienti in guardia contro due eccessi: anzitutto quello
di denigrare queste divozioni in se stesse; dal momento che sono
approvate dalla Chiesa, sono buone. Se vuoi pigliarti giuoco degli abusi,
fallo; ma lo devi fare in modo da mettere in ridicolo l'abuso e vendicare la
vera divozione. A me piace sferrare tutte quelle stupidaggini che
mettono, in ridicolo la religione. Il secondo eccesso dal quale devi
preservarti è quello che io ti autorizzo a fustigare, e che consiste nel
sovraccaricarsi puerilmente una infinità di piccole cose.
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