Page 50 - Cristianesimo vissuto
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voragine del godimento egoistico. Oh! la potenza di un'anima che non
ricerca nulla per sé, ma tutto per Dio!
XIII. Lo spogliamento interno.
Ecco il grande lavoro. Poiché se è cosa grande e difficile rinunciare alle
cose esterne, è cosa anche più ardua rinunciare a se stesso. Per quanto tu
sia distaccato dalle cose esterne, non lo sei ancora interamente da te
stesso. La compiacenza nelle tue facoltà e nelle tue azioni è lungi
dall'essere distrutta. Ora non è in te, ma in Dio che tu devi compiacerti,
poiché Dio dev'essere il tuo unico tutto.
Bisogna dunque che Dio strappi dai tuoi sensi, dalla tua mente e dal
tuo cuore ogni compiacenza in te stesso; tu comprendi benissimo che
codesti ritorni egoistici su di te non sono per lui. Perciò ecco le nuove
operazioni che si rendono necessarie da parte di Dio.
Egli comincia con la purificazione dei sensi; e per distaccarti
completamente, li scuote con orribili tempeste d'orgoglio, di collera,
d'impurità, di gelosia ed altre, affinché ne esca l'ultimo lievito del male.
Poi si rivolge alla tua mente e l'agita in tenebre indicibili, nelle angosce
del dubbio e delle incertezze, finché sia come morta a se stessa, ne sia
bandita ogni cognizione egoistica, e l’occupi la sola volontà di Dio.
Poi è la volta della volontà. Dio le toglie anzitutto ogni potere di
azione; l'anima non conserva che una sola energia, quella del soffrire: essa
soffre ed accetta la sua sofferenza. Presto non avrà più nemmeno
quest'energia di accettare, non avrà nulla, nessuna forza, nessun
movimento da se stessa. Ed allora ogni movimento separato ed egoista
del cuore sarà soppresso; niente più resta che non sia unito a Dio; la
purificazione dell'anima è completa, è la perfezione della vita cristiana:
l'individuo è tutto di Dio, tutto in Dio, tutto per Dio.
Se un giorno o l'altro avrai la felice occasione di leggere Vite di Santi
ben fatte, ti raccomando soprattutto le Vite dei Santi scritte da loro stessi;
tu vi troverai la serie di siffatte operazioni, e ne vedrai la terrificante
lunghezza. Oh!, quanto è viziata la nostra povera natura! e che lavoro ci
vuole per restituirle la sua rettitudine e la sua integrità primitiva!
Adesso capisci cosa significano quelle parole del catechismo: l'uomo è
creato per conoscere, amare e servire Dio? Comprendi l'estensione del
comandamento che ti dice: amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua
mente, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze? Ecco fin dove giunge
quel comandamento, che è il primo e il più grande di tutti. Dio esige tutto
e tu non gli avrai accordato questo tutto, se non nel momento in cui
raggiungerai l'ultima vetta. Oh! le parole hanno pure un significato
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