Page 41 - 83 Questioni diverse
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famiglie, come si è detto, Matteo per via discendente segue la regale e Luca per via
ascendente la sacerdotale. E così il Signore nostro Gesù Cristo, nostro re e
sacerdote, discenderebbe dalla stirpe sacerdotale, senza essere peraltro della stirpe
sacerdotale, cioè della tribù di Levi, ma sarebbe della tribù di Giuda, cioè di
Davide; di questa tribù nessuno serve all’altare. Per questo motivo egli è detto
principalmente figlio di Davide secondo la carne, perché tanto Luca, per via
ascendente, quanto Matteo, per via discendente, si sono incontrati in Davide. Era
infatti conveniente che colui che avrebbe abolito i sacrifici, che si offrivano nel
sacerdozio levitico secondo l’ordine di Aronne, non fosse della tribù di Levi,
perché la remissione dei peccati, che il Signore aveva compiuto con l’offerta del
suo olocausto, prefigurato nell’antico sacerdozio, non sembrasse una prerogativa
di questa tribù né di questo sacerdozio che nel tempo adombrava quello futuro.
Nella Chiesa poi ha lasciato l’immagine di quell’olocausto da celebrare in memoria
della sua passione, per essere sacerdote in eterno non secondo l’ordine di Aronne,
ma secondo l’ordine di Melchisedech . Si potrebbe approfondire ancora più
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diligentemente il mistero di questo fatto. Ma riguardo ai due pesci, in cui, come
abbiamo detto, erano raffigurate le due personalità, la regale e la sacerdotale, basti
quanto abbiamo esposto finora.
3. Ora quella turba, seduta sull’erba, indica che coloro, i quali avevano ricevuto
l’Antico Testamento, erano stati posti in una speranza carnale, poiché veniva
promesso loro un regno temporale e una Gerusalemme terrena: Ogni uomo è come
l’erba e la gloria dell’uomo come un fiore del campo . Che poi con i resti dei frammenti
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siano state riempite dodici ceste di avanzi, indica che i discepoli del Signore, per i
quali il numero dodici rappresenta la potestà, erano stati colmati dalla
comprensione e spiegazione della stessa legge, che i Giudei avevano trascurato e
abbandonato. Non c’era infatti ancora la Scrittura del Nuovo Testamento, quando
il Signore, quasi spezzando e aprendo ciò che nella legge era duro e chiuso, saziò i
discepoli e aprì loro, dopo la risurrezione, le antiche Scritture, cominciando da
Mosè e da tutti i Profeti, spiegando loro in tutte le Scritture quanto li riguardava.
Allora infatti due di loro lo riconobbero allo spezzare del pane .
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4. Per questo motivo s’intende giustamente che il secondo pasto del popolo, che fu
di sette pani, appartiene alla predicazione del Nuovo Testamento. Nessun
evangelista ha affermato che questi pani fossero di orzo, come ha detto Giovanni
di quei cinque pani. Dunque questo pasto di sette pani appartiene alla grazia della
Chiesa che, come si sa, è nutrita dall’azione ben nota dei sette doni dello Spirito
Santo. Ecco perché qui non è scritto che i pesci erano due, come nella vecchia legge
dove solo due erano unti, il re e il sacerdote, ma pochi pesci, cioè coloro che per
primi hanno creduto al Signore Gesù Cristo e sono stati unti nel suo nome, quindi
mandati a predicare il Vangelo e ad affrontare il mare tempestoso di questo
mondo, per essere ambasciatori del grande pesce, cioè di Cristo, come dice
l’apostolo Paolo . In quella turba non c’erano cinquemila uomini, come l’altra che
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indica gli uomini carnali sottomessi alla legge, schiavi cioè dei cinque sensi del
corpo, ma piuttosto quattromila; con questo numero sono indicati gli spirituali in