Page 55 - Teologia tedesca
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Vedi, chi percorre questa via, entra per la porta nell’ovile, cioè nella vita
eterna, e il custode gli apre (Gv 10,3). E chi percorre un’altra strada o si
immagina di poter giungere al Padre, alla beatitudine eterna, altrimenti
che attraverso Cristo, si inganna, perché non percorre la giusta via e non
entra per la giusta porta. Perciò non gli viene aperto, ma è come un ladro
e un assassino, come dice Cristo (Gv 10,1-3).
Vedi, ora devi considerare se, vivendo in libertà disordinata e negligenza,
senza far conto di virtù o vizio, ordine e disordine, si proceda per la retta
via e si entri per la porta giusta, oppure no. Questa negligenza non ci fu
in Cristo, e neppure si trova nei suoi veri seguaci.
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L’altra parola: «Nessuno viene a me se il Padre non lo attira» (Gv 6,44).
Cristo dice anche: «Nessuno viene a me se il Padre non lo attira» (Gv
6,44). Fa’ ora attenzione: per Padre io intendo il bene perfetto, semplice,
che è tutto e sopra tutto, e senza cui o al di fuori di cui non c’è vero essere
o vero bene, e senza cui non è mai avvenuta né può avvenire una vera
opera buona. E dato che è Tutto, deve anche essere in tutto e al di sopra
del tutto. Non ci può essere nulla di lui che la creatura possa concepire o
comprendere in quanto creatura. Perché quel che la creatura in quanto
creatura può concepire o comprendere è conforme alla sua creaturalità,
ovvero è sempre un qualcosa, un questo o un quello, e dunque è sempre
creatura. Se il perfetto Uno fosse un qualcosa, questo o quello, che la crea-
tura comprende, non sarebbe il Tutto, né per tutto, e non sarebbe neppure
perfetto. Perciò lo si chiama anche «nulla»; intendendo con ciò che non è
niente di quel che la creatura può concepire, conoscere, pensare o deno-
minare grazie alla sua creaturalità. Vedi, quando questo perfetto senza
nome fluisce in una persona che genera, in cui genera il proprio Figlio u-
nigenito e con ciò anche se stesso, allora lo si chiama Padre.
Nota ora come il Padre conduca a Cristo. Quando all’anima o all’uomo si
scopre e si rivela qualcosa di questo bene perfetto, magari in una improv-
visa visione o in un rapimento, si genera nell’uomo il desiderio di avvici-
narsi a tale bene ed unirsi ad esso. E quanto più grande diviene questo
desiderio, tanto più gli viene rivelato; e quanto più gli viene rivelato, tan-
to più lo desidera e viene attirato. In tal modo l’uomo è attirato e allettato
all’unione con il bene eterno, e questo è l’attirare da parte del Padre. In
questo modo l’uomo apprende da quello stesso che lo attira che non può
giungere all’unità, se non attraverso la vita di Cristo. Vedi, allora assume
su di sé quella vita di cui abbiamo parlato prima. Fa’ora ben attenzione
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