Page 23 - Sermoni
P. 23

Lazarus mendicus
                               portatus est ab angelis in sinum Abrahae,

                                    dives autem sepultus est in inferno


                     Care  figlie,  quanto  fedelmente  ci  ammonisce  qui  il  Figlio  di  Dio  di
                  disprezzare ogni ricchezza e piacere di questo mondo e di morire a essi, e con
                  Lazzaro e tutti gli amici di Dio essere pazienti nella povertà e in ogni sofferenza
                  e pena! Infatti dalla fine di entrambi possiamo ben vedere (basta che vogliamo
                  aprire gli occhi) che tutto ciò che questo mondo stima grande e piacevole non è
                  altro che un vano sogno e inganno del demonio, che avrà per mercede il fuoco
                  eterno; perché corta gioia e lunga sofferenza è la divisa del mondo. Come sono
                  del tutto ingannati i cuori mondani che pongono il loro amore e il loro piacere
                  nelle cose transitorie! Essi sono in un profondo accecamento, essi hanno grandi
                  combattimenti per delle gioie che non tornano loro a gioia né a perfetta felicità.
                  Prima che una cosa riesca loro di gioia, gli si fanno incontro dieci sofferenze, e
                  più corrono dietro i loro desideri, più diventano inquieti. I cuori empi devono
                  essere sempre in timore e spavento. Quella stessa breve piccola gioia che hanno,
                  l’acquistano  con  fatica,  la  conservano  con  ansia  e  la  perdono  con  dolore.  Il
                  mondo  è  pieno  d’infedeltà,  poiché,  quando  termina  il  proprio  tornaconto,
                  finisce  pure  l’amicizia.  Un  cuore  non  ha  mai  trovato  nelle  cose  create  vero
                  amore, piena gioia e vera pace. E veramente una cosa penosa che tante anime
                  formate a immagine di Dio, tanti uomini che con Dio avrebbero potuto essere
                  come re e imperatori potenti in cielo e sulla terra, si avviliscano così stoltamente
                  e  si  perdano  così  spontaneamente,  tanto  che  sarebbe  meglio  per  essi  soffrire
                  mille morti corporali che doversi separare Dio dalla loro anima! Come lasciano
                  perire il nobile tempo, che a malapena o mai più potranno ricuperare! Essi lo
                  sanno  bene,  lo  sentono  in  se  stessi,  e  tuttavia  non  si  correggono,  finché  lo
                  sentiranno all’ultimo giorno quando sarà troppo tardi. Fa loro male separarsi
                  dalle cose care, ed è per essi penoso lasciare una vecchia abitudine, ma sarà di
                  gran lunga più penoso soffrire nel fuoco il martirio futuro. Vogliono sfuggire a
                  disagi e a sofferenze e vi cadono in mezzo. Schivano l’eterno Bene e il suo dolce
                  peso, e sono oppressi dal diavolo con molti pesanti fardelli. Temono la brina e
                  cadono nella neve. Come possono i divertimenti e i piaceri materiali non essere
                  nocivi, dal momento che mettono in disordine lo spirito, lo ritraggono dalla sua
                  interiorità, privano il cuore della pace, dissipano la grazia e l’amicizia di Dio e
                  arrecano  tiepidezza  e  cecità  all’uomo  interiore  e  pigrizia  a  quello  esteriore?
                  Prima che si rientri una volta in sé dalla compagnia degli uomini, si esce mille
                  volte da se stessi; prima che si riceva un buon insegnamento, si è deviati spesso
                  da cattivi esempi. Come in maggio la gelida brina secca i bei fiori, così l’amore
                  transitorio  distrugge  ogni  divino  fervore  e  devozione.  Guai  all’ora  in  cui  si
                  dovrà rendere conto di ogni tempo perduto e di ogni bene omesso, in cui tutti i
                  pensieri, parole e azioni inutili e cattivi saranno letti apertamente davanti a Dio
                  e a tutto il mondo, e la loro intenzione sarà compresa, senza nessuna segretezza!
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28