Page 40 - La Gerarchia Celeste
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impedita, che sono pienamente liberi da esteriori legami e che si sforzano
d'imitare la semplicità che é in Dio.
IV. Ma poiché, nell'unità del suo fine e nella diversità dei suoi mezzi, la
divina saggezza attribuisce delle vesti agli spiriti ed arma le loro mani di
strumenti diversi, spieghiamo ancora, nel miglior modo possibile, ciò che
rappresentano questi nuovi emblemi.
Io credo dunque che le loro vesti radiose e fiammanti simboleggino la
conformità degli Angeli con la Divinità, come consegue dal significato
simbolico del fuoco, e quella virtù che essi possiedono d'illuminare,
avendo essi la loro dimora nei cieli, nel dolce paese della luce; e infine
anche la loro capacità di ricevere e la loro facoltà di trasmettere la luce
puramente intelligibile. La veste sacerdotale significa che essi iniziano
alla contemplazione dei misteri celesti, e che la loro vita é tutta quanta
consacrata a Dio.
La cintura significa che vigilano alla conservazione della loro fecondità
spirituale e che raccogliendo fedelmente in se stessi le loro diverse
potenze, le conservano con una specie di meraviglioso vincolo in uno
stato d'identità immutabile.
V. Le verghe che essi portano sono una figura della loro reale autorità e
della rettitudine con la quale eseguiscono ogni cosa.
Le lance e le scuri esprimono il potere che hanno di discernere i contrari,
e la sagacità, la vivacità e la potenza di questo discernimento.
Gli strumenti geometrici e gli arnesi delle varie arti, dimostrano che
sanno fondare, edificare e compiere le loro opere, e che possiedono tutte
le virtù di quella secondaria provvidenza che chiama e conduce al loro
fine le nature inferiori.
Qualche volta questi oggetti emblematici, attribuiti alle sante intelligenze
annunziano il giudizio di Dio su noi (Numeri, XXII; II Re XXIV; Amos,
VIII; Geremia, XXIV), come, per esempio, la severità di una utile
correzione, o la vendetta della giustizia, oppure la liberazione del
pericolo e la fine del castigo, il ritorno della prosperità perduta, ovvero,
infine, l'aumento graduale di grazie corporali o spirituali. Ma senza
dubbio una intelligenza chiaroveggente saprà bene applicare le cose
visibili alle invisibili.