Page 43 - La Gerarchia Celeste
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Ho detto assai per chi é intelligente; anche l'interpretazione d'uno solo di
                  questi  simboli  é  sufficiente  per  portare  alla  soluzione  delle  questioni
                  analoghe.

                   IX.  Consideriamo  ancora  ciò  che  intende  dire  la  teologia  quando,
                  parlando degli Angeli, ci descrive fiumi, carri e ruote. Il fiume di fuoco
                  raffigura quelle acque vivificanti che, uscendo dal seno inesauribile della
                  Divinità, traboccano largamente sulle celesti intelligenze e nutrono la loro

                  fecondità. I carri figurano l'armonica uguaglianza che unisce gli spiriti di
                  uno  stesso  ordine.  Le  ruote  fornite  d'ali,  correndo  senza  deviazioni  e
                  senza  soste  verso  il  fine  prefisso,  esprimono  la  potente  attività  e
                  l'inflessibile energia con le quali l'angelo, entrando nella via che gli viene
                  aperta,  prosegue  invariabilmente  e  senza  deviazioni,  la  sua  corsa
                  spirituale nelle regioni celesti.

                  Ma  questo  simbolismo  delle  ruote  é  suscettibile  ancora  di  un'altra
                  interpretazione;  perché  quel  nome  di  galgal  che  gli  é  dato  secondo  il
                  profeta, (Ezechiele, X, 13) significa, in ebraico, rivoluzione e rivelazione.

                  Infatti quelle ruote intelligenti e infiammate hanno le loro rivoluzioni che
                  le trascinano con un movimento eterno intorno al loro bene immutabile;
                  ed  hanno  le  loro  rivelazioni,  o  manifestazioni  dei  segreti  divini,  e  ciò

                  avviene quando iniziano le nature inferiori e fanno giunger loro la grazia
                  delle più sante aspirazioni.

                  Ci resta da spiegare finalmente in qual modo si deve intender l'allegrezza
                  degli Angeli. Perché non crediamo già che sottostiamo agli eccessi delle
                  nostre gioie passionali. Dicendo ch'essi si rallegrano con Dio ogni volta
                  che  sono  ritrovati  coloro  che  erano  perduti,  si  esprime  la  divina
                  contentezza  e  quella  specie  di  pacifico  diletto  da  cui  sono  dolcemente
                  inebriati ogni volta che la Provvidenza riconduce le anime a salvazione,
                  ed anche quell'ineffabile senso di felicità che provano i santi della terra
                  quando Dio li rallegra con l'effusione della sua augusta luce.


                  Queste sono le spiegazioni che dovevo  dare trattando dei simboli usati
                  dalla teologia. Quantunque incompleto, spero che questo lavoro aiuterà la
                  nostra mente ad elevarsi al di sopra delle grossolane immagini materiali.


                  Che se tu mi obietti, o Timoteo, che io non ho fatto menzione di tutte le
                  virtù,  funzioni  e  immagini  che  la  Scrittura  attribuisce  agli  Angeli,  io
                  risponderò confessandoti il vero, che cioè in certi casi avrei avuto bisogno
                  di  una  scienza  che  non  é  di  questo  mondo,  e  di  un  iniziatore  e  di  una
                  guida;  e  ti  dirò  anche  come  certe  spiegazioni  che  io  ometto  siano
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