Page 13 - L'immortalità dell'Anima
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d) per corporeità: l'anima non è raccordo dell'organismo perché
trascende;
10. 17. Ci dobbiamo comunque porre l'obiezione che la vita sia, secondo
l'opinione di alcuni, l'elemento organizzatore del corpo. Ma costoro non
avrebbero ritenuto tale opinione se avessero potuto intuire, con la propria
medesima intelligenza totalmente elevata dall'esperienza sensibile, gli oggetti
intelligibili che non divengono. Chi infatti, essendo capace di riflettere nella
propria interiorità, non ha sperimentato di avere avuto intellezione tanto più
pura quanto più è riuscito a distogliere e liberare l'atto di coscienza
dell'esperienza sensibile? Non sarebbe potuto avvenire se l'anima fosse energia
organizzatrice del corpo. Un essere infatti che non avesse una propria natura e
non fosse essere in sé ma inerisse inseparabilmente a sostanza corporea, come il
colore e la figura, non potrebbe assolutamente tentare di conseguire
autosufficienza dal corpo per avere conoscenza degli intelligibili e, in quanto lo
può, averne pura intuizione e, mediante essa, ottenere dignità e valore. Per
fisica necessità la figura, il colore e la stessa struttura organica del corpo, che
consiste in una determinata unione dei quattro elementi di cui il corpo
medesimo è composto, non se ne possono separare. Sono infatti
inseparabilmente in esso come soggetto. Inoltre gli oggetti, di cui lo spirito ha
pura conoscenza quando si distacca dal sensibile, non sono certamente sensibili.
Tuttavia essi hanno l'essere e l'essere nel più alto grado, perché sono sempre i
medesimi. Niente si può dire di più assurdo che hanno l'essere gli oggetti
visibili e che non hanno l'essere gli oggetti intelligibili. È da insensati dubitare
che l'intelligenza è incomparabilmente superiore alla vista. Quando dunque lo
spirito ha intellezione degli intelligibili, sempre medesimi a se stessi, manifesta
sufficientemente che è ad essi congiunto in un ordine superiore, sempre il
medesimo e sovrasensibile, cioè fuori dello spazio. Ora o gli intelligibili sono
nello spirito o esso è negli intelligibili. Nell'una e nell'altra ipotesi, o sono l'uno
all'altro come in soggetto ovvero sono ambedue sussistenti. Se vale la prima
ipotesi, lo spirito non è nel corpo come in soggetto allo stesso modo del colore e
della figura. Infatti o esso sussiste in sé o inerisce ad altro essere immateriale
come in soggetto. Se vale la seconda ipotesi, lo spirito non è nel corpo come in
soggetto allo stesso modo del colore, perché sussiste in sé. L'elemento
organizzatore al contrario è nel corpo allo stesso modo del colore. Quindi lo
spirito non è struttura dell'organismo corporeo, ma è vita. Ora non c'è essere
che si separi da sé; perciò muore solo ciò che viene abbandonato dalla vita:
quindi è impossibile che lo spirito muoia.
e) dalla privazione: non si dà per l'anima privazione di vita in sé...
11. 18. Ma torna una possibile difficoltà. Essa consiste nel fatto che lo spirito
venga a mancare, per dissolvimento, cioè venga privato della forma